Il Napoli riscatta la sconfitta subita a Parma vincendo al San Paolo contro il Sassuolo per 2-0. Il gol del vantaggio è arrivato da Hysaj: per l’albanese è la prima rete in assoluto in Serie A e la prima con la maglia del Napoli dopo 192 presenze. La seconda marcatura, nel recupero, porta la firma di Allan, alla seconda gioia in campionato, di nuovo contro il Sassuolo come successo all’andata.


Tra il primo e il secondo gol azzurro ce ne sono stati ben quattro annullati ai neroverdi per fuorigioco, due a Djuricic, uno a Caputo e uno a Berardi. Gli ultimi due nascono da errori importanti del Napoli in costruzione, con palloni regalati al centrocampo avversario. Se da un lato bisogna considerare che il fuorigioco fa parte del gioco e che quindi le sortite offensive vengono cancellate dalla storia della partite, dall’altra bisogna riconoscere gli sbagli in fase di uscita palla al piede: basta la minima disattenzione e si regala una possibile rete.

Se questa gara doveva essere una prova generale per l’importante match in programma tra due settimane al Camp Nou di Barcellona, date i simili stili di gioco e filosofie tra i catalani e il Sassuolo, Gattuso da un lato può ritenersi soddisfatto ma dall’altro deve drizzare le antenne. Il Napoli infatti ha disputato un ottimo primo tempo, passando subito al comando e creando diverse palle gol, mentre per la prima mezz’ora della ripresa si è spenta la luce e ha concesso campo agli uomini di De Zerbi, che appunto si ritrovano a fine partita con un possesso palla maggiore rispetto a quello partenopeo.


Il Napoli sta troppo spesso giocando ad intermittenza, scomparendo dal campo per buoni tratti delle sfide. Quando succede con Udinese e Sassuolo si può anche soffrire e portare ugualmente a casa la vittoria, quando invece di fronte si ha il Barcellona e un giocatore come Messi quei minuti di blackout possono essere davvero determinanti per un risultato negativo. Gattuso dovrà lavorare sulla testa dei suoi, non permettendo di commettere errori marchiani e banali come quelli sulle segnature annullate stasera, e dovrà sicuramente strigliare i suoi centrocampisti e attaccanti.

In mezzo al campo abbiamo visto un Fabian Ruiz sottotono, che ha fallito molte volte nel servire i compagni e un Lobotka che sembrava quasi giocare a nascondino tra le maglie neroverdi. In avanti i movimenti sono stati quelli giusti, è tuttavia mancato il cinismo: con sedici conclusioni, i gol sono arrivati soltanto con la conclusione da fuori di Hysaj (aiutata dall’intervento non impeccabile di Consigli) e nei minuti finali di recupero.


Certamente per affrontare il Barcellona servirà un Napoli diverso, presente a se stesso per tutti i novanta minuti, e che limiti davvero al minimo gli errori gratuiti. L’incontro con i blaugrana potrebbe essere una svolta nella storia del club, con la possibile prima qualificazione ai quarti di Champions, e bisognerà dare proprio tutto, visto che anche giocando al massimo ci vorrà comunque un’impresa.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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