Stando alle linee guida sulla didattica digitale integrata che il ministero dell’Istruzione e la ministra Azzolina hanno messo a punto, in attesa dell’approvazione del Consiglio superiore della pubblica istruzione, a settembre si potrà fare didattica online solo nelle scuole superiori. Il problema è quello di trovare spazio sufficiente per tutti e in caso le aule, rispettando il dovuto distanziamento, non fossero sufficienti le scuole potranno organizzarsi potranno organizzarsi realizzando progetti specifici per affrontare il problema. L’idea sarebbe quella di realizzare una turnazione che lascerebbe a casa una parte di studenti per due o tre giorni a settimana.

Tutti gli altri alunni, dall’infanzia alle scuole medie, dovranno essere a scuola e in classe, per loro le lezioni saranno rigorosamente in presenza. Il fatto è che, tra le altre cose, i più piccoli non potrebbero restare in casa da soli se mamma e papà escono per andare a lavorare. E quindi la Scuola dovrà necessariamente venire in contro anche alle esigenze delle famiglie. Scuole materne, elementari e medie dovranno trovare lo spazio necessario, facendo di necessità virtù ed utilizzando tutti gli spasti della scuola e anche quelli che potranno essere messi a disposizione dalle amministrazioni locali. Le lezioni in presenza saranno la priorità.

La didattica online però non va in soffitta

All’avvio dell’anno scolastico, fissato, com’è ormai noto, per il 14 settembre, comunque tutte le scuole di ogni ordine e grado dovranno mettere a punto e pronto all’uso un piano per la didattica integrata. Infatti se dovesse verificarsi una nuova criticità e un inevitabile lockdown anche solo territoriale, le scuole dovranno essere pronte a spostare tutto online.

E così anche in questo caso ci sono delle direttive di massima che prevedono per la Scuola Elementare almeno 10 ore settimanali di lezioni sincrone, vale a dire con la maestra in diretta online, in prima. Dalla seconda alla quinta classe invece il tetto minimo di ore settimanali sale a 15.

Per le scuole Medie e Superiori, dalla prima alla terza, saranno inderogabili 15 ore a settimana mentre alle superiori bisogna farne almeno 20.

Saranno le singole scuole a decidere il quadro orario e la durata delle singole lezioni.
Le linee guida chiedono che vengano rispettati i bisogni educativi speciali e il sostegno, informando le famiglie su tutte le procedure da mettere in campo.

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