La bambina seguita inizialmente e in modo egregio all’ospedale Moscati di Avellino, potrà ora contare sulla presenza e l’azione di pediatri, neonatologi, diabetologi neonatali.
Questa malattia, che colpisce un neonato su 90mila in Italia e uno ogni due anni in Campania, si manifesta spesso in concomitanza con un basso peso corporeo e la presenza di medici specialisti in campi differenti garantirà alla neonata un’assistenza a tutto campo.
Alla neonata è stato impiantato un microinfusore dotato di sensore continuo di glicemia che permette di sospendere automaticamente l’erogazione di insulina. Il sensore, infatti è di tipo predittivo, ossia in grado di avvertire in tempo il verificarsi di episodi di ipo o iperglicemia.
Due équipe specializzate si adopereranno congiuntamente per prendersi cura della neonata. La prima guidata dal Professor Dario Iafusco, tra i maggiori esperti italiani di diabete neonatale che opera insieme al suo staff presso il Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica “G.Stoppoloni” della Azienda Ospedaliera Universitaria della Campania “Luigi Vanvitelli” e dalla dottoressa Angela Zanfardino, esperta di tecnologie per la gestione del diabete mellito in età pediatrica. Il secondo team è diretto da Mauro Carpentieri, responsabile della Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli”, che si occuperà del monitoraggio costante della bambina. In questo Reparto solo nel 2019 sono stati ricoverati quasi 200 neonati di cui il 10 per cento prematuri e al di sotto di 1500 grammi.