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Arriva il reato di “istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari”

Arriva il reato di “istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari”

Arriva il reato di “istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari“. Si tratta di una proposta di legge del Movimento 5 stelle che sembra molto ambigua, quanto lineare e diretta, ma che comunque letteralmente spiazza un po’.

Ci domandiamo infatti cosa c’entri il “rifiuto dei trattamenti sanitari” o peggio “l’istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari?”. Ci domandiamo cosa c’entra inoltre la “legge elettorale” con un progetto di legge rivolto alla tutela delle persone più fragili.




La Jessica Costanzo è la prima firmataria, insieme ad Elisa Siragusa e Virginia Villani (tutte e tre del M5S), di una proposta di legge alla Camera dei Deputati che introduce i reati di “istigazione a disobbedire alla legge elettorale, di isolamento sociale o affettivo e di istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari”.

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La Costanzo dal suo canale facebook descriveva quanto segue: “In un momento di crisi economica e sociale è quasi naturale che il fenomeno sia in crescita, perché si va sempre più in cerca di nuovi punti di riferimento e si finisce avvolti nella rete di soprusi psicologici e fisici, di controllo insano e totalizzante proprio delle sette. Oggi ad esempio è particolarmente diffuso il fenomeno delle psico-sette: gruppi che propongono un messaggio di natura psicologica volto ad intrappolare in una spirale di dipendenza”.

Poco tempo fa sono venuti fuori casi di torture psicologiche, violenze e soprusi, questo da un indagine coordinata dalla Dda nei confronti di una setta operante tra la provincia di Novara, Milano e il pavese. Il Secolo d’Italia comunica però che “per le giovani donne, l’incubo è finito” e che “l’Operazione Dioniso si è conclusa…dopo due anni di indagini”.

La parlamentare sostiene inoltre che da “quando nel 1981 in Italia è stato abrogato il reato di plagio il vuoto legislativo non permette di aiutare le vittime”, afferma inoltre che: “servono leggi adeguate per tutelare i più fragili, oggi più che mai”.

Arriva il reato di “istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari”, è corretto? 

Quello che dice è vero, siamo totalmente d’accordo (sulla tutela dei deboli), ma ribadiamo quanto espresso all’inizio: che c’entra il “rifiuto dei trattamenti sanitari” o peggio “l’istigazione alla rinuncia o al rifiuto dei trattamenti sanitari?”. Cosa c’entra inoltre la “legge elettorale” con un progetto di legge rivolto alla tutela delle persone più fragili.

Andrea Ippolito


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