“Sono stato chiamato dal Pd, ho risposto con orgoglio e umiltà senza pensarci un attimo. Perché ritengo che questa mia candidatura alle Regionali, sia il giusto proseguimento di un impegno, cominciato dieci anni fa, affermatosi durante il mio mandato di sindaco, e che ora trova nuovi stimoli, sensi e opportunità cui non si poteva rinunciare. Le polemiche e le rivalse personali banalizzano il reale valore di questa tornata elettorale. Bisognerà fare ognuno la propria parte al fianco del presidente De Luca e del Partito, perché, oggi più che mai, il Pd deve raccogliere quanto ha seminato in questa ultima fase della storia d’Italia. Io sono pronto a dare il mio contributo”.



Con queste parole, l’altra sera, Pietro Amitrano, sindaco uscente di Pompei, ha annunciato la sua candidatura alle Regionali per il Pd, ai giovani dello staff che lo affiancherà in questa nuova avventura.

Inquinamento ambientale, sviluppo, cultura, buone pratiche, i temi al centro del suo programma politico. Amitrano ricomincia da dove era stato costretto a fermarsi. E questa volta lo farà con un gruppo di giovani che ha scelto di accompagnarlo in questa ultima battaglia anche per potersi formare alla vita politica e istituzionale con competenza e rigore etico.


“Faremo campagna elettorale – dice il candidato – trasformando questo viaggio in un laboratorio aperto di politica e buone pratiche. Non ho certo la pretesa di formare la nuova classe dirigente, ma se questi quaranta giorni di parole si possono trasformare in un’esperienza utile per i tanti ragazzi che si avvicinano alla politica e all’impegno sociale con passione, ma anche con tanta incertezza e paura, io sono qui. A tenere la porta aperta. Perché il mio viaggio possa essere anche il loro viaggio”.

Amitrano stava lavorando al progetto di un laboratorio di idee aperto ai giovani di Pompei, aveva combattuto per fare in modo che i ragazzi dell’area vesuviana fruissero del patrimonio archeologico in maniera più utile e diretta, aveva provato a portare Erasmus anche nella città nuova. “Da consigliere regionale quello che era un sogno può diventare realtà. Ricominciamo da qui”.


E non basta. Amitrano, che nel suo privato è uno dei tanti che ha sconfitto il cancro, l’altra sera ha sposato il progetto della Fondazione Bartolo Longo, e punta dritto alla inevitabile battaglia contro l’inquinamento ambientale. “Cancro non fa rima con sfortuna. Ad oggi è chiaro che almeno il 40% dei tumori è causato dagli stili di vita e dall’ambiente in cui viviamo. Lavoreremo per questo. Per evitare che l’ambiente diventi il nostro nemico numero uno. E chi è di Pompei ne sa qualcosa”.

Idee chiare, temi forti, condivisione. La candidatura di Pietro Amitrano alle prossime Elezioni Regionali è l’occasione per riprendere antiche battaglie e consegnarne contenuti e motivazioni alle generazioni future.

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