Nell’ambito di uno dei filoni dell’indagine su eventuali responsabilità amministrative o penali sulla gestione degli appalti durante la pandemia, con la quale sta procedendo la Procura di Napoli, i carabinieri hanno perquisito l’Istituto Zooprofilattico di Portici.
L’Izsm figura tra le strutture regionali incaricate dalla Regione Campania di analizzare i tamponi per combattere il Covid ed isolare i contagiati.
Gli uomini dell’Arma hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso su richiesta dei pm Di Mauro e De Roxas. Antonio Limone, direttore della struttura, è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di concorso in turbativa d’asta. Con lui Antonio Fico, direttore sanitario dell’Ames di Casalnuovo, un centro polidiagnostico strumentale privato al quale l’Istituto Zooprofilattico ha fatto riferimento per le analisi dei tamponi. Con loro anche il consulente dell’Iszm Pellegrino Cerino.
Perquisiti abitazioni, uffici e autovetture degli indagati e sequestrati documentazione, computer, cellulari e altri dispositivi trovati nella loro disponibilità.
L’avvocato Nello Pizza, legale del direttore dell’istituto zooprofilattico di Portici ha dichiarato: “Attendiamo che la magistratura faccia i suoi accertamenti ma siamo sereni. Rispetto alla vicenda degli ospedali Covid – ha aggiunto – la posizione del dottore Antonio Limone è diversa, riguarderebbe la questione dei tamponi. L’istituto non ha indetto gare: Ames ha partecipato anche al bando indetto da Soresa e credo siano state messe insieme due aspetti diversi. Infatti i rapporti con l’Istituto Zooprofilattico nascono nel 2019, con un bando europeo e solo in virtù di una coincidenza temporale il contratto è stato sottoscritto in piena emergenza Covid con la quale non c’è relazione”.