«È inammissibile che le località di mare e di montagna siano escluse dalle misure di sostegno appena varate dal governo: qualcuno vuol far passare l’idea che certe mete turistiche siano piene di ospiti, ma purtroppo la realtà è ben diversa»: così Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania, commenta il contenuto del decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri. Il testo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese turistiche attive nei capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane e rimaste orfane degli ospiti stranieri a causa delle restrizioni alla mobilità legate alla pandemia da Covid-19. Escluse, dunque, le imprese attive in località balneari e montane.
«La misura relativa all’erogazione di contributi a fondo perduto va integrata con la massima urgenza – aggiunge Iaccarino – I capoluoghi di provincia e le città metropolitane non sono le uniche località che stanno soffrendo a causa del blocco dei flussi di viaggiatori dall’estero. In Campania sono molti i sistemi economici che, in mancanza di interventi concreti e rapidi da parte del governo nazionale, rischiano la desertificazione: è il caso di Sorrento, che ogni anno ospita quasi due milioni e mezzo di stranieri, ma anche di Capri, Ischia, Procida, della costiera amalfitana e del Cilento, mete di vacanzieri provenienti da ogni parte del mondo».
Secondo i vertici regionali di Federalberghi la drammatica crisi vissuta dal turismo locale non può essere ignorata. E, a maggior ragione, non può si può girare la faccia davanti alla drastica riduzione del volume di affari delle imprese turistiche con sede nelle località di mare e di montagna, che rischia di avere pesanti ripercussioni anche sui livelli occupazionali: «Se qualcuno crede che le cittadine balneari o montane vivano una fase di espansione del movimento turistico, si sbaglia di grosso – conclude Iaccarino – Anche qui la mancanza dei turisti stranieri si sente e impone aiuti concreti da parte del governo, a cominciare da una forte iniezione di liquidità nelle imprese e dal prolungamento della Naspi ai lavoratori almeno fino alla prossima primavera».
Sulla vicenda interviene anche Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento: «Come al solito il Governo vara provvedimenti monchi, che non tengono in alcun conto il grido di allarme che stiamo lanciando da mesi. Uno schiaffo in piena faccia alle imprese, attive in località come la penisola sorrentina, che pure contribuiscono in maniera determinante sia al pil nazionale che all’immagine del nostro Paese nel mondo. Facile prendere a modello di “ripartenza” i sistemi economici locali delle due costiere o delle isole del Golfo di Napoli. Qui da noi solo la volontà e lo spirito di coesione di istituzioni, imprenditori, lavoratori e cittadini ha fino a oggi evitato gravi ripercussioni sociali, vista la pressoché totale assenza di aiuti, in un quadro di cronica carenza di flussi turistici. Strutture ricettive, ristorazione, commercio, balneari, charter marittimi, ncc e tutto l’indotto si mantiene a malapena a galla in questa tempesta che l’emergenza Covid-19 ha generato. Conte e i suoi ministri facciano la loro parte, facendo beneficiare di sostegni ed incentivi anche i nostri centri. Noi, continueremo a fare la nostra».