A Madrid, in Spagna, tre giorni fa va in scena l’incontro a Plaza Colon, con migliaia di persone presenti che manifestano pacificamente.
Questa protesta tranquilla è stata lanciata da Miguel Bosé con un suo video postato su twitter: “una manifestazione pacifica di un’ora”, ha spiegato il noto cantante spagnolo chiamando i giovani alla ‘Resistenza’.
Dice infatti l’attore: “Io soy la resistencia“.
Ma nelle ultime settimane sono nate altre manifestazioni contro le restrizioni dei governi, che stanno portando al collasso dell’economia e alla perdita dei posti di lavoro, infatti Spagna e Argentina hanno fatto seguito alla Germania, con la discesa in strada a Berlino del 1 agosto.
D’altronde in Argentina sui cartelli c’era scritto “Il virus esiste, non la pandemia“.
C’è da chiedersi dunque perché si continua a definire ed etichettare come “negazionisti” e/o “complottisti” le persone che chiedono legittimamente e pacificamente la libertà di poter lavorare e di tornare semplicemente alla normalità.
Andrea Ippolito