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Basket: regole e origini di uno degli sport più apprezzati al mondo

Chi di noi una volta nella vita non ha tirato a canestro sentendosi Michael Jordan. Il Basket è uno degli sport più seguito al mondo, sia in Europa che, soprattutto, negli Stati Uniti. Eppure non tutti conoscono le origini e le regole di questo meraviglioso sport, che unisce milioni di appassionati l’anno. I natali della pallacanestro si trovano in America, per la precisione nella cittadina di Springfield. Qui, nel 1881, il Dottor Naismith inventò questa disciplina. Parliamo di un canadese che insegnava anche educazione fisica nel college della YMCA International Training School della città del Massachussets. La prima volta che dei ragazzi iniziarono a tirare una palla nel canestro risale al 15 dicembre dell 1881, quando Naismith appese un cesto a un tabellone e fissò le regole del gioco. Un mese dopo, il 15 gennaio del 1882, si giocò la prima partita e il risultato non fu particolarmente entusiasmante se pensiamo a quelli dei giorni nostri: 1-0.

In Italia, la pallacanestro prese piede nel 1907 grazie a Ida Nomi, insegnante di Siena, che tradusse per la prima volta il regolamento originale del dottor Naismith. La svolta, però, arrivò grazie agli atleti Guido Graziani e Manilo Pastorini. Il primo fondò la scuola YMCA di Roma, dove il basket ricopriva un ruolo importante tra gli sport insegnati. Il secondo promosse il campionato italiano maschile di pallacanestro, fondato nel 1921. Nel 1932, poi, venne creata in Europa la FIBA, ossia la Federation Internationale de Basketball Amateur, con sede a Ginevra. In America, invece, nel 1925 venne fondata l’American Basket League, mentre l’attuale NBA nacque più avanti, per la precisione nel 1946.

Le regole del gioco non sono complesse. Lo scopo è quello di realizzare più punti possibili attraverso i canestri. Per vincere basta avere un punto in più dell’avversario al termine della partita. Non esiste il risultato di parità. In caso di pareggio al termine del tempo regolamentare, si provvede all’overtime, ossia tempi supplementari a oltranza, fintanto che una delle due squadre non sia in vantaggio al termine di uno di questi periodi extra-time. Le squadre sono formate da 5 giocatori che si sfidano su un campo rettangolare da 15 per 28 metri. La durata di una partita è di 40 minuti divisa in quattro quarti. Al termine dei primi due c’è un intervallo più lungo, che va dai 10 ai 20 minuti.

I punti assegnati per ogni canestro variano rispetto alla zona da cui si effettua il tiro: 1 punto per ogni tiro libero, 2 punti per tiri dall’interno dell’area delimitata dei tre punti, 3 punti in caso di tiri dall’esterno dell’area dei tre punti. Ogni azione può durare un massimo di 24 secondi. Le infrazioni contemplate dal regolamento sono le seguenti: doppia, passi, interferenza a canestro, infrazione di campo, infrazione di tempo (3 secondi difensivi, 5, 8, 24 secondi). I falli, invece, sono quello su tiro, lo sfondamento, l’antisportivo, quello da espulsione diretta, l’espulsione da rissa e il fallo tecnico. Un giocatore viene espulso dopo 5 falli.

Quelle illustrate sono le regole del basket europeo, che differiscono leggermente da quelle NBA. Tra le differenze principali c’è la durata della partita, con quattro quarti da 12 minuti, le dimensioni del campo leggermente più grandi, il numero di time out chiamabili per squadra, l’uscita per numero di falli (6) e la regola dei tre secondi, che vale anche in attacco.



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