Il contagio in Campania ormai è pienamente lanciato al galoppo e la curva dei contagi oggi ci riporta indietro a fine marzo inizio aprile, in pieno lockdown con focolai attivi su tutto il territorio tra case di cura, ospedali e altro.


Oggi i contagiati salgono ad un numero che mai ci saremo attesi di dover riportare: sono 138 i nuovi positivi, di essi è stato accertato che 29 sono provenienti da estero o contatti di persone rientrate nei giorni scorsi, mentre i tamponi processati nella giornata di ieri sono stati 4.135. In Italia, per la prima volta da maggio, si è arrivati a 1.210 casi.

La percentuale dei positivi rispetto ai tamponi analizzati risulta di conseguenza schizzata verso l’alto raggiungendo il 3,33%, mai così alta da mesi.


Negli ultimi 8 giorni analizzati, da sabato 15 a sabato 22 agosto, i casi di contagio appurati sono stati 490. Il contagio è diffuso praticamente ovunque in regione, causa rientri, cerimonie, feste e quant’altro. Nel mese di agosto, fino ad ieri sabato 22, il numero dei contagiati è di 862, a maggio in piena prima fase dell’epidemia furono registrati 362 persone contagiate in tutto il mese.




L’indice Rt si aggirerebbe attorno a 2, ma la notizia che rincuora è data dal fatto che la gran maggioranza delle persone colpite dal visus sono asintomatiche e solo il 6,6% manifesta i sintomi del Covid-19 e necessita di ospedalizzazione. Se poi parliamo di ricoveri in terapia intensiva il dato percentuale è veramente minimo fermandosi allo 0,21%.

Ed in effetti i pazienti ricoverati con sintomi in Campania sono 61, sei in più rispetto a ieri. In terapia intensiva diventano ancora una volta i ricoverati, ieri ce n’era uno solo. I casi attualmente positivi sono 925, ed aumentano tra guariti e dedessi di altri 133 rispetto a ieri.




Dall’inizio dell’emergenza i positivi in Campania sono 5.722 a fronte di 383.487 tamponi analizzati nei vari centri diagnostici individuari dall’Unità di Crisi della Campania.

Nel bollettino di oggi sono riportati ancora 4 pazienti guariti. Il totale dei guariti è dunque di 4.356, di cui 4.348 completamente guariti e 8 clinicamente guariti.

Oggi anche la comunicazione di un altro decesso, il numero totale delle vittime in Campania sale a 441.

Sono 862, ancora 126 in più rispetto a ieri, le persone in isolamento domiciliare.



Questa la storia dei contagi in Campania negli ultimi dieci giorni:

Mercoledì 12 agosto       – 1,58%   – 27 contagiati
Giovedì 13 agosto          – 1,96%   – 44 contagiati
Venerdì 14 agosto          – 1,04%   – 18 contagiati
Sabato 15 agosto           – 1,35%   – 46 contagiati
domenica 16 agosto       – 2,42%   – 34 contagiati
Lunedì 17 agosto           – 1,10%   – 35 contagiati
Martedì 18 agosto          – 2,01%   – 56 contagiati
Mercoledì 19 agosto       – 2,22%   – 53 contagiati
Giovedì 20 agosto          – 1,95%   – 68 contagiati
Venerdì 21 agosto          – 1,40%   – 60 contagiati
Sabato 22 agosto           – 3,33%  – 138 contagiati




Questi i dati del contagio provincia per provincia:

– Provincia di Napoli       : 3.175   (+69)   
– Provincia di Salerno     : 883      (+14)                            
– Provincia di Avellino    : 593        (+2)                                   
– Provincia di Caserta     : 798      (+43)         
Provincia di Benevento: 227        (+3)                                  

Il dato riferisce il riepilogo diffuso dalla Protezione Civile comprendente anche casi confermati.


C’è poco da verificare: la tanto temuta seconda ondata che si prevedeva in autunno è già in pieno svolgimento. Guardando ai numeri e all’età media dei contagiati che si è di molto abbassata e anche tenendo conto della maggior conoscenza che si ha del virus e del suo comportamento, le conseguenze sono oggettivamente meno drammatiche della prima fase che ci colpì impreparati e purtroppo seminò troppe vittime in tutta la penisola.

La prudenza e i comportamenti responsabili devono comunque restate ben presenti nella nostra vita: l’utilizzo della mascherina al chiuso e all’aperto in presenza di altre persone, i lavaggi continui delle mani e l’isolamento domiciliare in caso di rientro da paesi esteri o da zone calde, sono, in attesa di un vaccino sicuro, le uniche armi che abbiamo per fronteggiare un virus, certamente che fa meno paura, ma che comunque può farci ancora rischiare grosso e condizionare la vita di tutti gli italiani.



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