Il documentario “James” di Andrea Della Monica verrà proiettato il 5 settembre alle 21,30 al prossimo Festival del Cinema di Venezia all’interno delle Giornate Degli Autori, per il programma Notti Veneziane all’Isola degli Autori. L’ingresso alla proiezione è gratuito. Prenotazione obbligatoria su www.giornatedegliautori.com a partire dal 31 agosto.

Figlio di una ragazza napoletana e di un soldato afroamericano, cresciuto nel dopoguerra ai confini della città di Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James Senese è stato a lungo alla ricerca di un’identità, riversando i suoi conflitti nella musica.



Il documentario intende restituire un ritratto dell’artista dopo cinquant’anni di carriera, rintracciando il fulcro del suo percorso artistico nella formazione della band Napoli Centrale nei primi anni Settanta e tendendo un ponte ideale con il presente per indagare la più recente evoluzione di quel progetto musicale.

“Questo documentario è arrivato nella mia vita al momento giusto. Avevo voglia di raccontarmi, spogliandomi dei miei sentimenti e riunendo attorno a me una parte di quelle persone che sono state importanti per il mio percorso artistico, sostenendomi nelle scelte e aiutandomi a superare gli ostacoli che ho incontrato durante la mia esistenza. Un ringraziamento particolare poi lo devo a mia moglie che ha sempre creduto in me rimanendo al mio fianco anche nei momenti più difficili. Io, dal mio canto, ho sempre cercato di riempire di verità e sincerità le mie azioni, guardando sempre avanti.



Sarei voluto partire dai luoghi della mia infanzia ma non è stato possibile perché è cambiato tutto. Tuttavia le parole e le immagini del documentario credo che rendano bene quel senso di amore, lo stesso per il quale combatto la mia battaglia da oltre cinquant’anni.”

“Quando ho detto a James che avrei fatto un film su di lui, mi ha risposto: tieni presente che non sono mica morto! L’ho fatto. Il film non è un’agiografia, né un tentativo di assicurare a James un posto nel firmamento della musica. È piuttosto la fotografia di qualcosa di vivo, a cui ho scelto di mantenermi più vicino possibile. Nella ricerca di ciò che ha influenzato e reso unica la sua musica, ho lasciato parte del contesto ai libri di storia. Se si ritrova Napoli nel film, lo si fa attraverso ciò che James stesso chiama ‘o sentimento. Ho cercato di coglierne un barlume e ora non vedo l’ora di condividerlo con il pubblico.” “JAMES” è stato realizzato con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania.



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