La storia di Serena giovane adolescente pomiglianese ha tenuto un’intera città con il fiato sospeso. Dopo aver scoperto, circa un anno fa, di essere affetta da aplasia midollare, una malattia rara che colpisce due persone su un milione di abitanti, è scattata la maratona della solidarietà alla ricerca di un donatore compatibile per salvare questa ragazza dai grandi occhi blu. Tutta la città di Pomigliano si è stretta intorno alla famiglia Piccolo. Un accorato appello è stato lanciato via social e con il sostegno dei media, a tutti i giovani di Pomigliano e dintorni perché si sottoponessero alla tipizzazione, nella speranza di individuare un donatore compatibile. La risposta è stata eccezionale. Ma i tempi di attesa sono stati lunghi.



Una lotta contro il tempo, che grazie all’infinito amore e alla tenacia di papà Carmine e mamma Carmela, Serena ha affrontato con grande forza, caparbietà e infinito ottimismo. Nel contempo la “piccola guerriera” come la definisce il suo papà, durante la sua lunga degenza ospedaliera presso la struttura del Bambino Gesù di Roma, non ha mai smesso di sorridere e di studiare, tanto che a giugno ha sostenuto anche gli esami di maturità.

Eccezionale è stato il contributo del corpo docente del liceo Imbriani, che l’ha assistita a distanza nonostante i disagi che hanno affrontato con il lockdown per l’emergenza sanitaria sopraggiunta subito dopo il nuovo anno. Serena non è stata mai lasciata da sola e si è diplomata con il massimo dei voti.


Poi in questo mese di agosto si è concessa una piccola vacanza in giro per la capitale con i suoi cari.

Durante il suo relax, mentre si continuava a cercare il donatore in maniera instancabile, arriva quella telefonata che ti cambia non solo la giornata, ma la vita. Finalmente Serena ha il suo donatore, il giorno 13 agosto comincia la sua preparazione chemioterapica per l’intervento. Il giorno 21 entra in sala operatoria per il trapianto di midollo.


– Tutto è andato bene tecnicamente, bisogna solo aspettare e valutare la ripresa nei giorni che verranno – così dichiara  sui social il padre della giovane.

Commovente la lettera del padre Carmine Piccolo, pubblicata sui social, rivolta al donatore anonimo di sua figlia, a cui rivolge il suo “grazie”, è così che lo descrive – un ragazzone biondo tedesco di 25 anni e di 83 kg, un angelo che non ha esitato ad acconsentire a tutte le richieste dei medici, anche le più fastidiose per salvare una vita -.


Serena è diventata un po’ la figlia dei pomiglianesi la sua storia ha coinvolto tutta la comunità. I suoi occhi e il suo sorriso sono diventati il monito a non mollare mai, la sua tenacia è un inno alla vita, l’amore e la forza dei suoi genitori sono un esempio per tutti, la solidarietà dimostrata dai più giovani ha fatto passare il messaggio che sottoporsi alla “tipizzazione” può salvare una vita anche se spaventa. I cittadini pomiglianesi sono orgogliosi di Serena e felici per la sua vittoria contro questo male oscuro, che riguarda tutti noi. Alla famiglia Piccolo va dall’intera comunità il più grande “in bocca al lupo” per una rapida ripresa e un graduale ritorno alla vita quotidiana.

Cinzia Porcaro



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Da sempre affascinata dal giornalismo ,ha coltivato questa passione per anni. Laureata in lettere presso la Federico II è iscritta all'albo giornalisti pubblicisti. Continua a fare informazione e pensa ancora che un giornalista racconta la verità ,non quella Pirandelliana del "Io son colei che mi si chiede", ma quella dei fatti e delle persone.