“Oggi sono sindaco, la responsabilità è mia. E’ come quando quando compri un’auto. La usiamo tutti ma la rata la pago io”. Così in un messaggio vocale che sta circolando in queste ore su Whatsapp il sindaco di Sant’Antonio Abate Ilaria Abagnale. Il primo cittadino inizialmente aveva inviato il messaggio ai suoi consiglieri. Nell’audio Abagnale ha chiesto a tutti i consiglieri comunali del suo Comune di votare e far votare Vincenzo De Luca alle imminenti Elezioni Regionali in Campania.
Termini particolari come “rate” e “debiti” hanno scatenato le polemiche politiche una volta che l’audio è divenuto di pubblico dominio. Ilaria Abagnale ha parlato di due esponenti “deluchiani” in particolare, ovvero l’assessore alla Scuola della Regione Campania Lucia Fortini e Francesco Iovino, vicesindaco della città metropolitana. Entrambi avrebbero aiutato il Comune di Sant’Antonio Abate nella ricezione di fondi per le scuole e per le strade.
Edmondo Cirielli, questore della Camera e parlamentare campano di Fratelli d’Italia, ha annunciato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. L’obiettivo è “verificare se la confessione fatta attraverso un audio dal sindaco di Sant’Antonio Abate sia l’ennesimo esempio del clientelismo politico targato amministrazione De Luca”.
“È sconcertante – ha continuato Cirielli – sentire un primo cittadino dire ai suoi consiglieri comunali che devono adoperarsi per sostenere alle prossime elezioni regionali l’attuale assessore regionale alla scuola e il vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli perché ha una ‘rata da pagare’, in quanto la sua amministrazione comunale avrebbe ottenuto grazie a loro dei finanziamenti pubblici. Non vorrei che questo ennesimo scandalo sui fondi regionali dimostri che siano stati utilizzati per comprare voti o ottenere candidature.
Ciò significherebbe che la regolarità delle elezioni regionali è seriamente compromessa. E, in tal caso, andrebbero subito sospese attraverso la nomina di un commissario nazionale per rendere nuovamente trasparente l’operato dell’amministrazione regionale della Campania e permettere lo svolgimento di regolari elezioni democratiche. Nel contempo sono fiducioso affinché la magistratura vada rapidamente in fondo a questa vicenda vergognosa che, per colpa della politica della frittura di pesce, infanga la nostra terra”.