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Castellammare, prove di ripartenza a scuola: Cimmino incontra i presidi

Tenutosi oggi l’incontro dell’amministrazione del sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino, presso l’aula consiliare “Falcone e Borsellino” di Palazzo Farnese, con i dirigenti scolastici delle scuole di Castellammare di Stabia.

In vista della riapertura delle scuole, è stato fatto un punto della situazione riguardo l’inizio del nuovo anno scolastico e il ritorno tra i banchi e tra le aule dopo il lockdown e con l’emergenza sanitaria ancora in corso. Tra le principali novità, si avvisa che sono stati completati quasi per intero gli interventi di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria. Le strutture scolastiche, inoltre, saranno dotate di 3900 banchi e sedie nuovi di zecca, grazie alla disposizione di un finanziamento da 400mila euro pervenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ed ancora, saranno completate presto anche le attività di verifica e sfondellamento dei solai grazie ad un ulteriore finanziamento da 196mila euro, suddivisi in parti uguali tra 28 edifici scolastici.



“È stato un incontro proficuo”, così il sindaco Gaetano Cimmino ha rassicurato i vari genitori, alunni e personale scolastico stabiese. Poi ha continuato a spiegare con queste parole: “Abbiamo discusso in merito agli interventi realizzati e a quelli attualmente in corso, confrontandoci nell’ottica di un dialogo costante e assiduo con i dirigenti scolastici già avviato nei precedenti numerosi incontri, coordinati dagli assessori alla pubblica istruzione e all’edilizia scolastica”.

La situazione sembra sotto controllo e i preparativi per il rientro sembrano pronti. Si tratta di una nuova sfida e Cimmino la coglie così: “Ci apprestiamo ad iniziare un anno scolastico diverso dagli altri – ed ha concluso – Ci siamo mossi con grande anticipo programmando tutti gli interventi necessari per garantire le migliori condizioni di sicurezza e la tutela della salute dei nostri studenti e del personale delle scuole”.

Emanuela Francini



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