Nell’incontro-confronto di giovedì 10 settembre tenutosi nei giardini del Centro La Pira, i quattro aspiranti sindaco si sono confrontati sulle tematiche centrali dei programmi di governo. Cultura, ambiente, piano urbanistico, crescita economica e sociale.

Vincenzo Romano è l’unico candidato che si presenta all’elettorato con liste composte da persone accomunate da un unico progetto amministrativo per la città,  senza alcun condizionamento politico e partitico. –  La mia squadra è composta da 72 persone che lavorano per una sola idea di città con il supporto di un unico programma, senza quelle contraddizioni che potrebbero inasprire la qualità dell’azione politica futura- Questo quanto dichiarato dall’avvocato nelle battute iniziali del suo intervento.


Competenza e coerenza queste sono le caratteristiche che contraddistinguono la candidatura di Romano e nel piacevole scambio d’idee susseguitesi durante la serata emerge la compattezza di un programma di governo frutto di un anno intenso di elaborazione.

La quindicennale presenza di Romano nella vita politica cittadina, da consigliere nel quinquennio 2010/2015 e poi come segretario del PD cittadino, e la perfetta conoscenza della macchina amministrativa comunale, gli hanno concesso di costruire un’immagine futura di una Pomigliano policentrica, dove la funzionalità dei servizi e le strutture architettoniche cittadine agiranno in perfetta sinergie, conferendo alla cittadina una dimensione europea.


Polo scolastico, polo industriale, polo culturale con un centro cittadino chiuso al traffico, dotato di parcheggi per i residenti per i commercianti e i forestieri, il tutto con il sostegno di un efficiente servizio di trasporti urbani che andranno riqualificati e rafforzati.

Il confronto trai candidati si chiude con una domanda interessante da parte del moderatore Francesco Cristiani – Se foste sindaci per cosa vorreste essere ricordati dai pomiglianesi? – A questa domanda Romano risponde che vorrebbe essere ricordato come il sindaco che ha costruito un ospedale, quello di comunità.


Una delle proposte più moderne e interessanti presentate agli elettori in questa campagna elettorale. La pianificazione dell’ospedale di comunità, una struttura intermedia tra l’assistenza domiciliare offerta dai medici di base e il nosocomio inteso nella sua accezione comune. Tale presidio offrirebbe un servizio unico ai malati non acuti anche oncologici  e alla comunità grazie all’attivazione del servizio di pronto soccorso h24, ad un costo inferiore rispetto al comune ospedale.

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