Il Gazzettino vesuviano | IGV

Boscotrecase. Agnese Borrelli, conosciuta come Rosaria, è nel pieno di una campagna elettorale sui generis a causa della pandemia

Medico e funzionario Asl, ex sindaco, adesso con De Luca per le regionali del 21 e 22 settembre prossimo. La politica nel dna (visto che in famiglia masticava pane e politica da bambina) e nel quotidiano fra grandi e piccoli progetti per la sua città, Boscotrecase e per il territorio tutto della sua Regione.


Il Covid ha cambiato la nostra vita e si torna alle urne a fine mese ma si ha paura di far tornar i propri figli a scuola. Cosa consiglia?

Credo che sia necessario non farsi prendere dal panico. Rispettare le regole sanitarie e di distanziamento sociale e fidarsi e affidarsi delle indicazioni degli esperti e dei dirigenti scolastici che stanno preparando i migliori contesti per gli alunni dall’infanzia alle superiori. Intanto votiamo per cambiar con la politica la nostra vita, e dar anche sicurezza, non solo per il Covid, alle nostre scuole. Serve una manutenzione ordinaria e non solo quella straordinaria. Attività per i minori in difficoltà per combattere la dispersione scolastica che nella nostra Regione è ancora un problema importante.



La Campania è una terra ricca di storia, di arte, di cultura, di bellezze paesaggistiche, di eccellenze enogastronomiche, ma i disagi e l’invivibilità, la fragilità dell’ecosistema e della vita cittadina, divisa fra micro e macro delinquenza e disservizi, sono spesso il nostro biglietto da visita più conosciuto. Cosa proponete?

Non ho una bacchetta magica, ma credo che con De Luca presidente si possa far la differenza. Cominciando dalle piccole cose quotidiane, per arrivar ai progetti di riqualificazione e restyling della nostra meravigliosa terra, alla sicurezza nei quartieri a rischio puntando ai progetti ed ai finanziamenti che possono dar ossigeno. Stimolando i Comuni perché diano slancio alle realtà vincenti che coinvolgono disoccupati o famiglie indigenti non per farli sentir un peso della società ma parte attiva di essa.

Credo anche che si possa e debba lavorare in rete per condividere un percorso unico di recupero e rinascita culturale in primis e poi per diventar protagonisti del nostro tempo e del nostro patrimonio.

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