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Castellammare, al via il bando per il restauro della Cassa Armonica

Cassarmonica castellammare

L’amministrazione Cimmino nel Comune di Castellammare di Stabia ha dato il via per attivare il bando per decidere il professionista a cui verrà affidata la progettazione per il restauro della Cassa armonica e la conseguente direzione dei lavori. Un ok che è giunto con alcuni mesi di ritardo, dato che i vertici di Palazzo Farnese hanno già palesato lo scorso giugno l’intenzione di avviare le procedure per stabilire a chi verrà commissionato il compito di far tornare a risplendere il famoso monumento in stile liberty, esattamente come ai suoi tempi d’oro.

Hanno corso i lontani anni ’88 per l’ultima attività di manutenzione, dopodiché negli ultimi trent’anni la Cassa armonica ha perso il suo lustro e le sue storiche mansioni per essere abbandonata al suo destino che, fino ad adesso, l’ha vista teatro e protagonista di degrado ed atti vandalici.



L’incarico è ammontato intorno ai 50mila euro e l’investimento in toto ha raggiunto la quota 300mila euro. La giunta comunale stabiese, inoltre, ha imposto tra le condizioni di contratto il termine massimo di 2 anni. Questo dovrebbe bastare per farla tornare in auge e scegliere la ditta che completerà il rinnovo monumentale. Gli architetti interessati dovranno esporre istanza sulla piattaforma Mepa (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) previa una comprovata esperienza nel restauro di monumenti. Spetterà, poi, al Comune valutare le varie offerte ed attuare la più vantaggiosa in materia economica.

La fascia tricolore Gaetano Cimmino ha particolarmente a cuore l’accelerazione della prassi, la reputa un passo in avanti importante in concomitanza con la candidatura di Castellammare a Capitale della Cultura 2021. Di fatto, stando alle direttive e alle tempistiche indicate, già per il 2021, appunto, potrebbe essere aperto il cantiere per i lavori in merito. Sarebbe sicuramente una grande riconquista per la cittadinanza della città delle acque.



La Cassa armonica, frutto dell’idea all’avanguardia dell’architetto Eugenio Cosenza, è stata per anni gioiello architettonico e roccaforte di bellezza, patrimonio e cultura stabiese, dando luogo a rassegne teatrali ed esibizioni musicali, amplificando e valorizzando il suono dei vari artisti in esibizione. Restituirle dignità e la facoltà di esercitare le sue storiche funzioni, equivale a ricreare un importante luogo di aggregazione per i cittadini, i quali potrebbero godere nuovamente degli spettacoli sia dei giovani talenti canori emergenti sia di nomi affermati nel mondo del teatro e della musica classica che potrebbero tornare a fare tappa in città, dando vita così anche ad un nuovo polo turistico.

Emanuela Francini



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