«I trasporti pubblici rappresentano la base della società che si muove, lavora, produce. Un diritto per i cittadini, un dovere per chi amministra». Lo ha dichiarato Annarita Patriarca, candidata nella lista di Forza Italia nella circoscrizione Napoli, al Consiglio regionale della Campania. «Si tratta di un settore che negli ultimi cinque anni, ha risentito più degli altri, del fallimento totale di programmazione del governo De Luca, sul fronte della mobilità – ha continuato la forzista -. Il disastro è sotto gli occhi di tutti, certificato tra l’altro, dal “riconoscimento” di cui è stato insignito il governatore a dicembre del 2019, quando la ex Circumvesuviana è stata valutata (da Legambiente) la peggiore linea ferroviaria d’Italia».
«Negli ultimi anni la tratta gestita da EaV, a causa dei disagi, ha perso il 22% del numero dei passeggeri. Oggi, i pendolari che la utilizzano ogni giorno, soprattutto per recarsi al lavoro o a scuola, sono in media 100mila. Si tratta di un esercito che si muove in condizioni proibitive, a bordo di vagoni dall’età media molto alta (20 anni), sporchi, sovraffollati, in molti dei quali addirittura piove. Senza parlare dei ritardi quotidiani – 25 minuti in media – e dei passeggeri costretti a scendere dai convogli in avaria, e a raggiungere a piedi, sui binari, la più vicina stazione», ha affermato la candidata azzurra. «Bisogna intervenire immediatamente – ha sottolineato Patriarca – per invertire la tendenza e per ridare dignità a una linea oggi inservibile. Il centrodestra, al fianco del candidato presidente Stefano Caldoro, è l’unico che anche sul fronte dei trasporti, dà risposte ai cittadini. Perché pone la mobilità tra i temi centrali della sua azione politica e amministrativa».
«Agli spot del governatore uscente – ha detto la candidata di FI – il centrodestra risponde con i fatti, non dimentichiamo che il progetto per l’Alta Capacità Napoli-Bari con la stazione Hirpinia, è un progetto della Giunta Caldoro. De Luca, invece lascia in eredità una regione in cui il trasporto su ferro e su gomma è insufficiente e inadeguato anche per i collegamenti tra le province campane». «Con le norme imposte dall’emergenza Covid, bisognerà ripensare completamente alle modalità di intervento sul trasporto pubblico locale. Ciò è realizzabile avendo le idee chiare e le risorse a disposizione. Per risorse, mi riferisco a quelle che si possono utilizzare per i trasporti, o accedendo ai fondi dell’Ue o a quelli del Recovery Fund», ha concluso Annarita Patriarca.