Alle ore 19, quando sono arrivati i dati di circa 6.500 comuni su 7.900, i dati della seconda rilevazione dell’affluenza all’election day, dopo dodici ore dall’apertura dei seggi, si aggirano in tutta Italia intorno al 30% per la precisione 29,75%.
A Napoli città l’affluenza, per le elezioni regionali, alle 19 è del 23,05%. Per il referendum, invece, l’affluenza è del 24.31%.
Sono sette le regioni chiamate a rinnovare consiglio e governatore e coinvolgono quasi 18milioni e mezzo di elettori e inevitabilmente risultano essere quelle che fanno registrare la maggiore affluenza.
In Valle d’Aosta ha votato il 42,68% degli elettori, in Veneto il 35,5%, in Liguria l’affluenza è attorno al 32% e in Toscana oltre il 36,2%. L’affluenza nelle Marche si ferma al 32,94, mentre risulta più bassa in Puglia con il 27,6% e in Campania, poco sopra il 26 e dunque anche in questo caso sotto la media nazionale.
La Regione che fino ad ora ha registrato il minor afflusso alle urne è la Sicilia, dove solo il 16,9% degli elettori è andato a votare. Il dato è condizionato anche dal fatto che sull’isola le amministrative si svolgeranno a ottobre, come deciso dalla giunta regionale.
Tra le Regioni non coinvolte nella tornata regionale e quindi alle urne solo per il referendum e amministrative, fa registrare il 32,99% l’Emilia Romagna, mentre in Lombardia il dato si ferma al 31,46% e nel Lazio poco oltre il 26.