Dopo la retrocessione in serie C dello scorso luglio, prima conferenza della società Juve Stabia oggi nella sala stampa del Menti. Al presidente Andrea Langella, si affianca il fratello Giuseppe che ha acquisito l’altra metà delle quote dell’ex socio Franco Manniello.

L’ex patron ha infatti lasciato il sodalizio dopo dodici anni di permanenza, costellati di successi e amarezze. Con Manniello la Juve Stabia ha conquistato la B nel 2011 dopo 60 anni, nel 2019 ha centrato la seconda promozione in serie cadetta con un campionato da record, mentre nel 2020 brutta è stata la retrocessione dopo un bel torneo fino al lockdown di marzo.


A seguire un breafing della conferenza cui hanno preso parte i fratelli Langella nonché l’attuale amministratore unico, Gianni Improta.

Esordisce Giuseppe Langella, che spiega le ragioni della sua entrata nel club: “Sono un appassionato di calcio , si è posta questa opportunità,  mio fratello Andrea mi ha coinvolto e sono stato lieto di entrare in società”.

Gli eco Andrea Langella, attuale presidente della Juve Stabia: “Meglio un fratello che un estraneo. Comunque ognuno ha le sue diversità e conserva una propria identità. Non si sono trovati soci dopo la trattativa con l’altro ex socio Manniello. Mio fratello ha preso a cuore la cosa e ha fatto un atto di eroismo. Lunedì sera abbiamo finalizzato il passaggio del 50% di quote a Giuseppe”.


Giuseppe Langella continua così: “Quest’anno partiamo in ritardo, però recupereremo il tempo visto che il bandolo della matassa si è sciolto.  Costruiremo una squadra di tutto rispetto. Chiaramente non saremo il Bari. Cerchiamo di migliorare l’attuale rosa con ulteriori innesti. Faremo una squadra che possa ben figurare,  che possa ambire ai playoff. La scintilla per il mio ingresso?  Il bene che voglio a mio fratello”.

Andrea Langella fa poi un excursus sulla situazione pregressa e i progetti futuri: “Ringrazio Franco Manniello per quello che ha fatto in questi anni. Un evento importante e’ stato l’ingresso di mio fratello come socio. Questa retrocessione in C mi ha colpito e sono molto arrabbiato. C’è stata  comunque una esigua frangia esterna che non  vuole il bene della società. L’anno precedente in serie  C, che mi ha visto entrare come sponsor a metà stagione, e’ stato bello per la promozione e al contempo drammatico per la gestione dei conti. Ci siamo dissanguati con la B. Ho cercato l’anno scorso di impostare un progetto innovativo, sia per gestione amministrativa e marketing, che per il potenziamento del settore giovanile. Poi c’è stata una mia tregua dopo il lockdown, a seguito dei dissapori avuti. Successivamente è  avvenuta la retrocessione, purtroppo il pallone è tondo.




Voglio dire a chi ha contestato che bisogna avere una progettualità nel futuro. Dobbiamo essere realisti in questo senso. La società deve spalmare una serie di debiti di anni addietro, mi piace essere corretto e non dire cifre in proposito. La squadra si fa rispetto alla situazione in essere. Cambiamo ora pagina. Abbiamo fatto una nuova fideiussione immediatamente  dopo il passaggio delle quote. Come organigramma, ci sarà un presidente, un amministratore delegato e un consigliere. Poi la direzione tecnica spetterà al ds Ghinassi e al trainer Padalino”.

langella juve stabia

Si può allargare la società?

“Sono aperto a nuovi partner del posto. C’è l’effetto Covid, non ci sono ricavi come biglietti.Non faremo minutaggio. C’è bisogno di una squadra all’altezza della piazza di Castellammare. Per gli abbonamenti dello scorso anno ringrazio ancora i tifosi. C’ è stato purtroppo un evento di forza maggiore. Vorremmo lanciare una carta fedeltà, stiamo studiando delle iniative  a tal  proposito. Qualcosa si farà sicuramente per i vecchi abbonati. Per il calcio mercato c’è tempo fino al 5 ottobre, stiamo valutando alcuni giocatori, sei nuove risorse”.


Fabio Caserta?

“Dopo la sconfitta contro il Livorno, lo avrei esonerato. Durante il lockdown ho pensato di prendere tutta la società e poi non si è fatto niente. Si rischiava di perdere il titolo. La dirigenza ora rimarrà alla famiglia Langella grazie al contributo fattivo di mio fratello”.

Manniello?

“Potrebbe contribuire come sponsor”.

La cessione di Forte?

“Non voleva rimanere in Lega pro. E’ stato venduto a poco e con pagamento dilazionato in 4 anni”. Andrea Langella continua: “Il campionato di serie C costa circa 3 milioni per la Juve Stabia, un investimento sostanzioso. Per i calciatori della vecchia guardia della passata annata bisogna vedere, non è facile gestire le situazioni. C’è  un retaggio dei contratti in essere. C’è stato qualche problema con qualcuno di loro, ma non vorrei fare nomi. Comunque della vecchia guardia rimane sicuramente qualcuno”.

La nuova era dei Langella Bros ha avuto ufficialmente lo start. Ora la parola spetta al rettangolo verde.

Domenico Ferraro 



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