Grande vittoria del Napoli al San Paolo contro il Genoa. Gli azzurri vanno a valanga sui rossoblù e si impongono per 6-0. In rete due volte Lozano e una Zielinski, Mertens, Elmas e Politano. Tiene però con il fiato sospeso Insigne, uscito nel primo tempo per infortunio.
Non c’è stato un momento che la partita potesse essere in dubbio. Il Napoli ha messo subito le cose in chiaro, attaccando dal primo minuto e passando in vantaggio al decimo con Lozano. Per tutto il primo tempo sono continuate le azioni offensive, senza però riuscire a raddoppiare.
La ripresa poi è stata una prova di forza senza appello, con i partenopei che hanno cannabalizzato il match. L’emblema è stata l’azione del 2-0: a 40 secondi dal fischio d’inizio del secondo tempo Zielinski ha infilato il pallone in rete dopo un’azione personale da centrocampo, il servizio per Elmas e il susseguente assist di tacco di Osimhen. Dopo il Napoli dilaga, anche con l’involontario aiuto del Genoa, che in almeno un paio di reti ci mette lo zampino con errori marchiani.
Si nota la maggiore sicurezza nei propri mezzi rispetto alla scorsa stagione, cosa che permette a Gattuso anche di sperimentare. Il tecnico parte con il 4-2-3-1, poi con l’inserimento di Elmas per l’infortunato Insigne è passato al 4-4-2, per poi virare sul 4-3-3 quando la gara era ormai in archivio. Gli uomini per compiere questi cambi di modulo ci sono e con la giusta propensione mentale si può davvero modificare il modo di giocare in base alla gara che bisogna disputare e facendo sì di non dare punti di riferimento all’avversario.
Un’altra nota positiva è l’aver mantenuto la porta inviolata per la seconda gara di fila, portando lo score a otto reti all’attivo e zero al passivo in due giornate di campionato. Ed è forse questo ciò rende ancora più soddisfatto Gattuso, visto che nello scorso campionato le disattenzioni difensive la facevano da padrone. Forse il merito maggiore per la quadratura nel reparto arretrato bisogna riconoscerlo a Koulibaly, che ha cominciato con un piglio e una mentalità completamente diversa rispetto all’anno passato.
Da sottolineare anche la trasformazione di Lozano, da quasi esubero e oggetto misterioso sta diventando l’uomo in più di questo Napoli. Allo scatto in velocità che ha sempre avuto, il messicano sta aggiungendo l’ottimo dialogo con i compagni e la freddezza sotto porta. Con il bell’impatto di Osimhen, gli ovvi contributi di Mertens e Insigne e questo Lozano, lì davanti in questa stagione potrebbe esserci da divertirsi.
A proposito di Insigne, per il capitano si teme un stop di tre settimane per il problema muscolare che l’ha costretto a dire anzitempo addio al match di oggi. Domenica prossima ci sarà la sfida alla Juventus a Torino, e un Juve-Napoli senza Insigne sarebbe sicuramente una partita differente.
Salvatore Emmanuele Palumbo