Con l’esecuzione per zampogna e ciaramella di Quanno nascette Ninno e di Tu scendi dalle stelle, due delle tante composizioni musicali religiose composte da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, si è concluso, stamani, il V miniraduno zampognaro, la manifestazione che da un quinquennio la Pro Loco Boscotrecasese porta avanti nella cittadina vesuviana in onore del santo “dottore della Chiesa”.
La cerimonia si è svolta nella cappella al santo dedicata, all’interno della chiesa Ave Gratia Plaena (meglio nota come “Annunziatella”) di Boscotrecase. «Quest’anno – racconta Antonio Giordano, l’avvocato che in tutti questi anni è stato l’anima della raduno – abbiamo dovuto rispettare le disposizioni anti Covid, per questo sono intervenute solo tre coppie di zampognari». Sul sagrato della chiesa, difatti, c’è stato l’incontro tra i musicisti virtuosi di quegli strumenti, che da millenni sono tra quelli più importanti delle tradizioni etno musicali dell’Italia centro meridionale.
Le tre coppie di “zampognari del Vesuvio”, formate dallo stesso Antonio Giordano e Andrea Parisi, Felice Cutolo e Giovanni Saviello e da “i Morzillo” hanno eseguito le loro musiche alla fine della funzione delle 10 e 30, davanti all’altare del santo e con il coinvolgimento di circa ottanta fedeli.
Il parroco, Don Anonio Balzano, ha quindi benedetto gli strumenti e ha recitato la preghiera ad Alfonso, che fu anche vescovo prima di lasciare la carica per una grave forma di artrite che gli incurvò la spina dorsale, le cui spoglie sono venerate a Pagani. «Abbiamo reso onore a questo santo – ha continuato l’avvocato Giordano – che oltre a essere poeta finissimo e musicista provetto, veniva a pregare la Vergine e a celebrare messa proprio nell’Annunziatella di Boscotrecase. A lui abbiamo implorato la protezione per questi momenti tanto difficili per l’umanità».
Mimmo Lucci