I Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione, a Castellammare di Stabia e presso le Case Circondariali di Torino e Cosenza, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 soggetti, tutti appartenenti al gruppo dei “Vitale”, operante nell’area stabiese e contiguo al clan “D’Alessandro”, indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.


La misura restrittiva è scaturita a seguito di una sentenza della Seconda Sezione della Corte Suprema di Cassazione, che ha rigettato il ricorso presentato dai difensori degli indagati contro un’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli dello scorso febbraio.

L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale partenopea e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia, ha avuto inizio nel settembre del 2017, all’indomani di un raid armato avvenuto nel centro storico della cittadina stabiese in cui erano rimasti feriti, a colpi d’arma da fuoco, due pregiudicati della zona, che si erano resi protagonisti di un’aggressione, poco prima, ai danni di uno spacciatore che aveva utilizzato altri canali di approvvigionamento dello stupefacente.


La conseguente attività investigativa, compiuta attraverso attività tecniche, servizi di osservazione e pedinamento e l’escussione di numerosi assuntori di stupefacente, ha consentito non solo di ricostruire meticolosamente la vicenda genesi dell’indagine e di eseguire ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei cinque responsabili, ma anche di accertare l’esistenza e la fruttuosa operatività di una piazza di spaccio nel centro antico di Castellammare di Stabia.

Nel settembre dello scorso anno, nell’ambito del medesimo procedimento penale, i Carabinieri stabiesi avevano altresì dato esecuzione, sempre a Castellammare di Stabia e presso la Casa Circondariale di Secondigliano, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti (2 dei quali destinatari anche della misura cautelare odierna), già condannati in primo grado per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La predetta misura era scaturita in seguito ad una pronuncia della Sesta Sezione penale della Corte Suprema di Cassazione. All’esito delle operazioni odierne, 4 indagati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Secondigliano, mentre agli altri due indagati il provvedimento è stato notificato presso le Case Circondariali di Cosenza e Torino, ove già si trovavano ristretti.



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteTorre Annunziata arrestato 24enne pistola e droga in casa
Successivo“Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”: domani alle 10 e 30 l’assemblea congressuale delle Acli Napoli
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.