Ritornava dopo 19 anni, uno dei più sentiti derby della Campania, tra due delle più antiche squadre del Sud, 1908 i bianchi e 1910 i molossi.

Una volta era la partita dell’anno e lo stadio, allora campo comunale era sempre pieno in ogni angolo e purtroppo era anche un motivo per rimembrare antiche inimicizie di 2 millenni fa.



Oggi, tempo di Covid-19 ci si industria alla migliore maniera, i fan rossoneri accompagnano all’autostrada nocerina il loro pullman tra grida e sfottò da portare al Giraud. Al contempo gli ultras savoiardi, rinunciano anche alla diretta televisiva pur di non far mancare il loro supporto ai bianchi, ma da fuori lo stadio e poi vai a scoprire anche qualche Giuseppe che va a piantarsi sul tetto di un palazzone pur di vedere la gara.



Ecco, il quadro per un derby sembra completo. Inizia la gara. Tocchi e ritocchi, le squadre si studiano, ma al secondo minuto e quaranta secondi la Nocerina va in vantaggio. Sembrava di sentire l’esplosione di gioia della città alfaternina mentre la rabbia torrese era evidente. Si sgretolano i preparativi fatti in settimana, i bianchi si disuniscono e nel frattempo, s’invola l’ex Adama Diakitè e ritorna alla mente il goal di Palermo, ma questa volta la palla rimbalza sul palo.

I fiori offerti alla Madonna della neve dai nocerini

E’ derby e si va avanti fino all’infortunio del portiere Cappa, sostituito dall’ex Volzone che poco prima della chiusura del primo tempo vola a deviare un tiro che stava per dare il pareggio.

Secondo tempo, il Savoia cambia marcia e passa dal 3-5-2 al 3-4-3, con l’innesto di Kacorri e cambia la fisionomia della partita, ora i bianchi ci credono e ben si vede:  quindi cross in area, colpo di testa di Giovanni Kyeremateng (nella foto di apertura) ed è pareggio.

Ci si accontenta? No! Si va avanti fino a quando Orlando ritrova il perduto senno dell’anno scorso e sta per segnare, ma viene atterrato in piena area. L’arbitro, tra poche lamentele, assegna il rigore che Giovani K. trasforma in 2 a 1.


Finale nervoso dei molossi che fanno di tutto per farsi espellere in due fino al triplice fischio… ora è finita. Da lontano si sente la delusione per un risultato che poteva essere diverso, ma si gioca 90 minuti e la Nocerina nel secondo tempo ha pensato a controllare, mentre i bianchi hanno avuto la forza di reagire e vincere. Però che sofferenza…

Ernesto Limito



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