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Castellammare di Stabia: partito il PUM

Partito il PUM, Piano Urbano della Mobilità, nel Comune di Castellammare di Stabia. L’iniziativa è stata discussa nei mesi scorsi ai tavoli tecnici di Palazzo Farnese e fortemente voluta dall’amministrazione Cimmino e da Gianpaolo Scafarto, assessore alla Mobilità.

“Lo scopo del piano – ha esordito la fascia tricolore Cimmino – è di migliore la viabilità ed i parcheggi, in modo che diminuisca il traffico e lo smog, attraverso un nuovo sistema di mobilità, affinchè le persone possano avere più tempo e salute”. Ed ha aggiunto: “La chiarezza e la semplicità rendono possibile la comprensione di atti tecnici. Le regole devono essere supportate con il buon senso di ognuno di noi”.


A dargli man forte è stato Alfonso Mercurio, comandante del corpo di Polizia Municipale: “La realizzazione della ZTL renderà molte zone della città più sicure per passeggiare. Secondo i dati statistici, all’interno delle zone ztl e delle aree pedonali c’è un netto calo di atti criminali. Ci sarà più sicurezza in quanto le pattuglie della polizia municipale potranno monitorare ancora più attentamente la vita cittadina ed urbana, agevolati dal sistema di lettura targa ai varchi delle zone a traffico limitato”.

Anche l’agente di Polizia Municipale Ines Vescovo ha affermato che questo Piano è stato strategicamente pensato per migliorare la qualità di vita della cittadinanza: “Lo scopo è quello di favorire il sistema delle relazioni, la riappropriazioni dello spazio pubblico, maggiori condizioni di sicurezza, incremento dell’offerta commerciale e, di conseguenza, uno sviluppo economico e turistico”.


Come funziona il nuovo Piano Urbano della Mobilità: istituite ZTL e cambiati sensi di marcia.

Il PUM (Piano Urbano della Mobilità) ha ridisegnato gli schemi di circolazione al fine di ridurre i flussi di attraversamento. Tra i punti principali della riforma urbanistica c’è stata l’istituzione di nuove ZTL, zone a traffico limitato. Si tratta di porzioni della città accessibili solo ai residenti e a specifiche categorie come disabili, vigili del fuoco, veicoli destinati al carico ed allo scarico delle merci, nonché le automobili dirette ai parcheggi all’interno delle ZTL.

Queste sono state attivate, in via sperimentale, ogni domenica del mese. I tre varchi ZTL in questione sono via Roma all’intersezioni di piazza Matteotti, corso Vittorio Emanuele per l’intersezione di piazza Umberto e via Nocera, all’altezza dell’intersezione in via Cosenza. Dalle 9 alle 21 resteranno chiuse le seguenti strade: via Nocera, via Marco Mario, via Cavour da via Nocera a via Regina Margherita, strada Surripa da via Nocera a via Regina Margherita, via Santa Maria dell’Orto, via Principe Amedeo, via San Vincenzo, corso Vittorio Emanuele da piazza Umberto a via Gaeta, via Roma da piazza Matteotti a via Catello Fusco, via del Carmine, via Denza, via Alvino, via Bonucci ed infine via Plinio il Vecchio da via Silio Italico a via Amato.

Tra le nuove disposizioni relative al traffico veicolare urbano, si è segnalato, a partire da domenica 27 settembre, il cambio dei sensi di marcia in via Silio Italico, via Amato, via del Carmine, via Principe Amedeo, via San Vincenzo, via Marconi dall’incrocio via Cosenza a Viale delle Puglie. Diventerà a senso unico via Plinio il Vecchio da via Denza a via Amato. Prevista anche una griglia di percorsi pedonali e ciclabili per favorire gli spostamenti all’interno dell’aria sia a piedi che in bici. La pedonalizzazione è stata pensata per le strade di rilevanza commerciale come via Roma e Corso Vittorio Emanuele, nonché per la villa comunale su fase stagionale nel periodo estivo.

Come funziona l’app K-City per i parcheggi e il nuovo servizio navetta

Sempre per l’accelerazione dei tempi, è stato fatto ricorso ad un app già esistente che è K-City. Questa ha consentito agli automobilisti di avere la situazione parcheggi sempre aggiornata. I cittadini intenzionati a raggiungere il centro cittadini hanno potuto contattare i responsabili dei parcheggi per sapere la disponibilità dei posti. L’app è già attiva e basta scaricarla da google play o da app store, dopodiché attivare la geolocalizzazione. Il sistema ha consentito di avere la situazione sempre aggiornata h24 ed ha in stima un aumento del 20% dei posti auto. I parcheggi inizialmente disponibili sono stati quelli della ferrovia dello stato e quello delle nuove Terme Nuove. Successivamente, con la realizzazione dell’ascensore inclinato da parte di EAV sarà possibile utilizzare altre aree di sosta all’interno delle terme. Sarà inoltre realizzato il nuovo parcheggio eav in prossimità dell’ex complesso dei Salesiani.

Al servizio della comunità, è stato attivato il 1° ottobre il servizio parcheggio e navetta dal centro cittadino alle Terme Nuove. Il mezzo di trasporto passa ogni 20 min dalle 9.00 alle 2.00 nel periodo estivo, dalle 8.00 alle 22.00 nel periodo invernale, dalle 8.00 alle 24.00 durante i prefestivi ed i festivi. Le tappe della tratta sono piazzale Terme Nuove, via Nocera e piazza Unità d’Italia. Il servizio è gratuito, mentre il ticket per il parcheggio è di 2 euro e ha valenza per l’intera giornata.


L’accoglienza della cittadinanza stabiese al PUM: traffico aumentato e difficoltà nel parcheggiare

I risultati del cambiamento urbano e la conseguente opinione cittadina, almeno per i primi giorni di sperimentazione, non sono stati quelli sperati. Nella pratica, a detta di vari automobilisti, il traffico veicolare è aumentato anziché diminuire come da scopo preposto.

Varie sono state le testimonianze degli stabiesi residenti nei pressi di viale Europa e via Giuseppe Cosenza: “Si è verificato un miglioramento del traffico al centro ed un peggioramento sul viale Europa. Proporrei una corsia preferenziale per bus, autoambulanza, taxi e forze dell’ordine su Viale delle Puglie”. Ed hanno aggiunto: “Chiudere tutto il centro significa convogliare il traffico nelle poche strade che resteranno aperte, come avviene nel periodo natalizio. Quindi traffico paralizzato e inquinamento atmosferico e acustico per i residenti di quelle zone. E’ un disagio che un pezzo di via Marconi ha il senso opposto, poiché chi scende da Gragnano deve andare obbligatoriamente sul viale Europa”.

Ed accuse al vetriolo anche per la scelta di cambiare i sensi di marcia: “Chi proviene dalle zone limitrofe, Gragnano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, Pompei, Scafati, si ritrova in un traffico enorme e trovare parcheggio è difficile più di prima”.

Quindi, sembra essere momentaneamente fallito l’obiettivo di ridurre il traffico veicolare e di facilitare l’accesso ai parcheggi, così come quello di incrementare il flusso commerciale e turistico.

Di seguito la drammatica testimonianza di una commerciante: “Gestisco una panetteria che si trova in via Principe Amedeo, strada che è rientrata nella fascia della ztl. Abito a Gragnano e a causa di queste nuove disposizioni sono costretta a compiere un lungo giro per giungere al negozio e mi ritrovo bloccata nel traffico. Sono molto preoccupata per il mio lavoro, ne risentono anche i miei clienti poiché hanno problemi a raggiungermi. Con la chiusura della strada, penso di avere vita breve. Questa situazione dopo anni di sacrificio è davvero sconfortante, non posso ignorare l’opzione di licenziare i miei dipendenti se non posso sostenerli e di chiudere l’attività”.


C’è stato, inoltre, chi ha perfino lamentato il ritardo o l’assenza delle corse della navetta. Critiche e disagi prese di petto dall’assessore Scafarto che con queste parole ha rassicurato la cittadinanza: “Le criticità rilevate in questi primi giorni – ha spiegato – non sono altro che ordinarie conseguenze dovute alla modifica dell’assetto della circolazione stratificatosi negli ultimi decenni. Addirittura con situazioni ai limiti del codice dello strada, come ad esempio via Napoli e via Plinio il Vecchio”. Ed ha continuato a difendere i punti del piano, argomentandone le potenzialità: “Il primo obiettivo che abbiamo perseguito è stato quello di garantire condizioni di vivibilità e sicurezza. Abbiamo potenziato le offerte di trasporto pubblico, con nuove linee a servizio di tutto il territorio. Razionalizzato e incrementato il sistema della sosta su strada con 500 ulteriori posti e circa 1000 posti auto nel prossimo biennio”. Ed ha, infine, concluso: “Accetto le critiche costruttive che ci pervengono e se volgiamo anche le parole pesanti, conseguenza attesa dopo le modifiche che abbiamo già apportato al trasporto pubblico locale con la sperimentazione delle ultime settimane. Ci saranno aggiornamenti in corso d’opera”.


L’Ascom contro il PUM: “Una situazione disastrosa”

L’Ascom ha in particolare lamentato i disagi conseguenziali al nuovo Pum: “Situazione disastrosa. Non ci hanno ascoltato per la stesura del Piano Urbano di Mobilità e ora lasciamo che siano i cittadini a valutare”. Ha scritto in una nota l’associazione dei commercianti: “L’associazione con spirito costruttivo, ha offerto alla collettività e all’Amministrazione la massima collaborazione partecipando alla stesura delle linee guida del PUC (Piano Urbanistico Comunale), contenente le indicazioni di indirizzo del PUM, approvate in consiglio comunale, che sono state realizzate insieme ai professionisti e alle associazioni dell’amministrazione condivisa”. Un provvedimento sul quale non abbiamo avuto voce in capitolo, denuncia l’Ascom: “Purtroppo non siamo stati ascoltati, le nostre indicazioni sono state ignorate e non c’è stato il confronto preventivo più volte promesso dall’amministrazione. Il provvedimento adottato a Castellammare è in controtendenza rispetto a quanto si sta verificando in altre città dove si stanno adottando misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, in linea con le indicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, che prevedono la riapertura delle ZTL. Tuttavia ci riserviamo di intraprendere azioni a tutela dei nostri associati qualora non si ponga rimedio a questa disastrosa situazione nel più breve tempo possibile”.

I consiglieri di opposizione sul piede di guerra. Indetta una petizione online

A dare man forte a queste lamentele ci sono stati le varie voci dell’opposizione del consiglio comunale stabiese. Anche loro sul piede di guerra. “L’ennesima decisione raccogliticcia frutto di una gestione amministrativa senza idee e programmazione”, hanno chiosato dal PD.

“Allo stato, l’attuazione del nuovo piano della mobilità ha determinato un aumento delle già precarie condizioni della mobilità locale a danno dei cittadini e delle attività commerciali, mettendo in difficoltà finanche il delicato lavoro della Polizia Municipale”, hanno aggiunto i Dem. Poi hanno concluso: “Siamo anche noi convinti che Castellammare, all’indomani del restyling della Villa Comunale e nella prospettiva che, tutti auspichiamo, diventi una città turistica, si debba dotare di uno strumento tanto necessario quanto indispensabile per accogliere i flussi veicolari che si riversano in città, limitando l’accesso a questi ultimi alle aree dedicate al passeggio ed al ritrovo”.

Posizione diversa quella del M5S che si è dichiarata favorevole alle ZTL ma non attuate in questo modo. Per i pentastellati sono stati sbagliati i tempi e i modi dell’attuazione, questo il grido di protesta del portavoce Francesco Nappi: “Da tempo l’argomento ha appassionato gli stabiesi. Può davvero cambiare il volto della città? Forse sì. Il tempismo dell’applicazione è quello giusto? Assolutamente no”. E a seguito ha riportato le seguenti considerazioni: “Affinché il PUM funzioni davvero, bisogna potenziare il trasporto pubblico. Ebbene in un momento in cui i contagi sono in aumento e incombe ancora l’incubo Covid-19, “costringere” i cittadini ad utilizzare in massa i mezzi pubblici potrebbe non essere una buona mossa, inoltre, la paura del contagio certo non favorisce l’utilizzo degli stessi. Il timore spinge, anche inconsapevolmente, i cittadini a usare i mezzi propri, per una maggior sicurezza. Servono parcheggi. Prima si è pensato di cambiare i sensi, poi la ZTL, ma dei parcheggi neanche l’ombra.

Il Comune ne aveva uno in carico alla SINT ed è stato anche venduto. Ora dopo aver venduto il parcheggio, si pensa, da qui a qualche anno di farne di nuovi e ampliare quelli esistenti”. Poi Nappi ha lanciato le sue proposte: “Per contenere il propagarsi del Covid-19 occorre che i caschi bianchi siano utilizzati per verificare che si applichino le prescrizioni anti-contagio, il distanziamento sociale, mentre si preferisce utilizzare il personale disponibile posizionandoli come “cartelli umani” alle estremità delle strade a cui sono stati cambiati i sensi. Quindi vuol dire che si preferisce la realizzazione di un progetto il cui vantaggio non è ancora ben chiaro, anche applicato con superficialità, alla salute pubblica. Per questi e tanti altri motivi ancora, il PUM e la ZTL andavano rimandati, magari occorreva un confronto con le varie associazioni di categoria e di cittadini, era necessario che si capisse quali potessero essere i vantaggi in termini di vivibilità ed anche economici, poi si poteva applicare il nuovo sistema viario. La corsa mi sa tanto di “blindatura” dell’assessore, più che di reale vantaggio per la città”.


Da segnalare anche la petizione online che l’opposizione intera ha lanciato via social per convocare il consiglio comunale aperto per discutere le scelte adottate. Così si è letto nel testo: “Nei mesi scorsi, il presidente del consiglio comunale, ebbe la sensibilità di convocare la conferenza di capigruppo affinché l’assessore ed il sindaco illustrassero ai capigruppo le linee guida del nuovo Piano di Mobilità Urbana (PUM). Fu un confronto che affrontammo tutti con grande serietà. Come opposizioni non assumemmo posizioni preconcette ma affrontammo un confronto aperto nel merito. Ci lasciammo dandoci un nuovo appuntamento per approfondire alcuni aspetti, ed in particolare gli interventi per il centro antico, che a quel tempo erano in fase di programmazione. Nel frattempo la giunta ha proceduto”. Ed hanno, infine, lamentato: “Notiamo confusione, approssimazione e incertezza. I cittadini hanno fatto petizioni, come nel caso di via Napoli, chiedendo incontri che non sono stati concessi. Pensiamo che un provvedimento di tale portata vada costruito in una sede partecipata e condivisa, di cui il consiglio comunale è il protagonista principale. Chiediamo pertanto la convocazione di un consiglio comunale aperto ad associazioni di categoria, sindacati, associazione dei consumatori e associazioni ambientaliste”.

Emanuela Francini
Ivano Manzo


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