Si sono ritrovati a Napoli in piazza Municipio ed hanno ancora affermato e gridato: “Ad oggi non abbiamo un futuro, il nostro pianeta non può più accoglierci e la nostra casa sta bruciando”.


E’ con queste parole che l’organizzazione di Friday For Future Napoli porta avanti la sua campagna di sensibilizzazione circa l’emergenza climatica di cui è vittima il mondo intero, ponendo l’attenzione sulla mancata cooperazione del Governo italiano, che sembra ignorare le tematiche riguardanti la crisi ambientale.

Il movimento di “Venerdì per il futuro”, nato nel 2015 e reso noto dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, è ritornato in tutte le piazze italiane organizzando e coordinando presidi in piena sicurezza, ma rivendicando il diritto di parola.


“Non era scontato che ci fosse così tanta partecipazione, viste le condizioni attuali e le restrizioni in atto, e di questo ve ne siamo riconoscenti.” ringrazia così uno degli organizzatori dell’evento.

“Era da un po’ che non tornavamo ad animare le piazze, ma noi stiamo continuando a vederci, stiamo continuando con le nostre assemblee per creare un’alternativa rispetto alla nostra città attraverso laboratori di politica e di controproposte, includendo tutti e tutte”.

Un coinvolgimento, questo, che sembra non appartenere alla politica italiana, come afferma uno dei portavoce. “Non è possibile che, ad oggi, ancora non si capisca come cambiare tutto il modello ed il sistema di produzione. Noi sosteniamo che il problema non riguardi solo le abitudini personali, come semplicemente una cicca di sigaretta che viene gettata a terra, o la plastica in eccesso; il problema è un modello di produzione e di consumo, improntato sul profitto, e sull’accumulo di capitale”.


Uno sfruttamento ambientale, quindi, che i ragazzi di Friday For Future recriminano al sistema capitalista italiano, che sembra non essersi fermato neanche quando il coronavirus sembrava averci messo in ginocchio definitivamente.

“Anche durante questa pandemia, il leitmotiv è stato quello del lavoro a tutti i costi, nelle fabbriche e nelle aziende, sfruttando i lavoratori e le lavoratrici senza dar loro nessuna certezza rispetto alla salute e rispetto alla sanità”.

Dopo essersi concentrati anche sulla mancata educazione ambientale nelle scuole, gli aderenti al movimento concludono riportando l’attenzione sul principio della loro politica: il futuro.


Le nostre generazioni hanno bisogno di un futuro che, in questo momento, non esiste, e deve partire dal basso, dai luoghi della formazione, del lavoro ed appunto, dal cambio di questo sistema di produzione che continua ad investire nelle energie non rinnovabili. Noi di Friday For Future Napoli abbiamo pensato, ormai già da tanti mesi, ad un programma cittadino funzionale in tutti i campi, che dice basta al consumo di suolo e che rimette al centro le aree verdi”.

Elvira La Rocca



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