Potrebbe avere presto una fine l’annosa telenovela relativa a Juventus-Napoli. Il giudice sportivo Mastrandrea, che avrebbe dovuto pronunciarsi lo scorso martedì 6 ottobre, aveva chiesto un supplemento delle indagini sulla partita non disputata nell’ultimo turno di campionato. Ebbene la deadline dovrebbe essere mercoledì 14: questa è l’ultima giornata per le parti di presentare le documentazioni, ma visto che ormai tutte le carte sono arrivate al giudice, lo stesso mercoledì sarà con ogni probabilità il giorno del verdetto.


Le opzioni più accreditate al momento per archiviare il caso sono due: la sconfitta a tavolino per il Napoli e il susseguente punto di penalizzazione per non essersi presentato sul terreno di gioco oppure il rinvio della partita a data da destinarsi (verosimilmente a gennaio) ma con gli azzurri ugualmente penalizzati di un punto in classifica.

La seconda eventualità appare un compromesso per non portare all’infinito la questione, ma in realtà è un’ipotesi che non sta in piedi. Se la gara fosse rinviata e quindi giocata regolarmente, sarebbe di fatto avallata la decisione dell’ASL di Napoli di non far partire la squadra di Gattuso, impossibilitata dunque di raggiungere Torino. In questo caso allora non avrebbe senso la penalizzazione per il Napoli.


Nel frattempo dice la sua sulla vicenda anche l’ex presidente del club azzurro, Corrado Ferlaino. Il vecchio patron, intervenuto a La Domenica Sportiva, dichiara che secondo lui hanno sbagliato un po’ tutti in questa faccenda. “Il protocollo è perfetto, ma c’è questa frase che permette ‘intervento statale e regionale. In Italia ci sono 31 Asl, quindi alla fine ognuno fa quello che vuole. Chi ha sbagliato in Juve-Napoli? Forse tutti o nessuno, Agnelli ha sbagliato a fare quell’intervista, i suoi illustri avi non avrebbero mai fatto quell’intervista.” Ferlaino si dice anche sicuro che con lui e Boniperti ancora a capo delle due società la partita si sarebbe giocata.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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