Nel posticipo domenicale della quarta giornata di Serie A le streghe cadono sotto i colpi di una Roma molto cinica all’Olimpico’. La squadra di mister Inzaghi effettua tre cambi nella formazione iniziale con Foulon al posto di Maggio nella retroguardia, Dabò al posto di Hetemaj nella mediana e La Padula preferito a Moncini nel reparto avanzato. La partita inizia già col botto e al 2’ ci prova Pellegrini su punizione ma la sua conclusione termina alta. Al primo affondo in area capitolina il Benevento passa dopo appena cinque minuti con Caprari che con tiro da fuori area deviato da Ibanez non lascia scampo a Mirante e sigla il gol dell’ex. I padroni di casa non ci stanno e subito reagiscono con Mkhitaryan che si invola e crossa in area ma Foulon devia in angolo l’occasione sventando il pericolo dei giallorossi.



All’11 Pellegrini di testa, su cross di Spinazzola, mette fuori di poco sfiorando il pari. Nella prima metà della prima frazione di gara i capitolini insistono e ci provano ancora con Dzeko che serve Pedro che crossa in area e Montipò si trova il pallone tra le mani col brivido su colpo di testa di Mkhitaryan deviato da Foulon. Alla mezzora cambio di campo di Dzeko per Pedro che su tiro a giro sulla destra sfiora il pareggio. Al 31’ la Roma sigla il pari con Spinazzola che sfreccia in area e serve Pellegrini che tira addosso a Caldirola e vincendo un rimpallo su quest’ultimo tocca per Pedro che di sinistro ristabilisce l’1-1. Dopo appena tre minuti i giallorossi locali raddoppiano: su rinvio di Mirante Mkhitaryan si destreggia e sul filo del fuorigioco serve Dzeko che solo in area insacca di destro battendo l’incolpevole Montipò. Il primo tempo termina 2-1 per i padroni di casa.



La ripresa si apre con l’ingresso dell’ottimo Insigne al posto di Iago Falque. Al 48’ Mkhitaryan non sfrutta un disimpegno di Foulon e il suo tiro finisce alto sopra la traversa. Dopo appena un giro di orologio Caprari ci prova da fuori area ma il suo destro sibila il palo della porta di Mirante. Al 52’ i sanniti trovano il pari su rigore: errore in disimpegno tra Mirante e Veretout che scalcia La Padula in area di rigore e concede il penalty con l’attaccante beneventano che prima si fa parare la conclusione dall’estremo difensore romanista e poi sulla ribattuta insacca il secondo pari. Alla mezzora del secondo tempo Dezko spara alto di testa su corner si Pellegrini. Al 66’ il bomber bosniaco serve di corsa Pedro in area e Montipò in uscita lo abbatte. L’arbitro decreta il rigore che Veretout trasforma spiazzando il numero uno sannita. Dopo sette minuti su un corner dei capitolini Ibanez di testa serve un assist per Dzeko ma il bosniaco tira addosso a Montipò. Il Benevento non si arrende e Insigne si incunea sulla destra mette la palla in area ma Ionita vince un rimpallo e di poco sfiora il pari calciando a fin di palo. Al 76’ Villar serve sulla sinistra Mkhitaryan che parte sul filo del fuorigioco con la difesa alta dei sanniti serve a Dzeko il classico gol davanti alla porta siglando il 4-2 e la doppietta personale per il bosniaco. Prima della fine della gara fioccano altre occasioni, ci prova prima il gioiello armeno che spara alto da ottima posizione servito da Bruno Peres, poi tenta Insigne con un tiro a giro ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa.



A due minuti dal termine arriva anche il 5-2 sigla dal subentrato Carlos Perez che parte da centrocampo, scarta tutta la difesa ospite e con un sinistro potente fulmina Montipò. La gara termina con la sconfitta indolore e fin troppo severa (per come si evoluta la gara) dei sanniti che, per settanta minuti hanno tenuto testa e botta ad un avversario sulla carta più forte e con una qualità della rosa superiore agli stregoni. Lo spirito della squadra di Inzaghi si è evidenziato molto bene per tre quarti della gara e per questo bisogna continuare su questa strada e pensare già al prossimo incontro interno in programma domenica al ‘Vigorito’ nel derbyssimo proibitivo contro il Napoli.

Adriano Napoli



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