Emergenza Covid: a Sant’Antonio Abate il sindaco Ilaria Abagnale ha chiuso temporaneamente gli uffici comunali sino al 13 novembre 2020. La decisione è stata presa con apposita ordinanza, la numero 109 del 19 ottobre.

“Vietato l’accesso del pubblico – si legge nell’avviso – presso tutti gli Uffici Comunali, fatta eccezione per i casi in cui l’utenza ritenga indispensabile l’illustrazione di istanze/procedure in presenza, previo appuntamento/prenotazione da chiedere telefonicamente/telematicamente al Responsabile preposto nei casi strettamente necessari in cui, comunque, si ravvisi l’esigenza di trattazione in presenza, sarà consentita la presenza contemporanea di massimo numero due persone per pratica”.



Appena ieri il primo cittadini di Sant’Antonio Abate aveva comunicato 10 nuovi casi positivi accertati sul territorio. “Purtroppo la chiamata ricevuta dall’Asl pochi minuti fa – ha spiegato il sindaco – non ha avuto esiti confortanti. Leggere di dieci nuovi casi accertati, risultati quindi positivi al Covid-19, tutto d’un tratto, può suscitare timore. Purtroppo che i contagi siano in forte aumento, soprattutto nei perimetri campani, è la realtà dei fatti. Sottovalutare, arrivare a pensare che in realtà il problema non esista, significa contribuire alla diffusione del virus.



Non c’è norma, ordinanza o decreto che possa aiutarci a combatterla più della nostra responsabilità individuale. Aspettare che un provvedimento ci blocchi la mobilità, significa non avere la maturità di anticiparne le misure perchè consapevoli del rischio che ne consegue.

Non ci mancherà tempo per un caffè con un amico e per una passeggiata in luoghi turistici molto frequentati. L’unico tempo da impegnare adesso è quello a favore della tutela della nostra salute. Limitiamo le uscite ai momenti di urgente necessità e qualsiasi contatto diretto con amici e familiari non conviventi. Restiamo in attesa di ulteriori esiti di guarigione ed auguriamo un pronto ritorno alla quotidianità ai nostri 32 positivi attuali. Forza, abatesi. Cerchiamo, insieme, di evitare che per imprudenza collettiva siano prese drastiche decisioni sull’imminente futuro abatese”.



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