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Stato di emergenza, per il Consiglio d’Europa è omissione dello Stato italiano

Il Consiglio d’Europa riconosce l’omissione dello Stato italiano sancendo “la piena vigenza della CEDU in territorio Italiano”.

Prima vittoria per il Comitato Rodotà sullo stato di emergenza.

L’Ufficio del Segretario Generale del Consiglio d’Europa ha riscontrato in tempi rapidissimi l’esposto dell’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale del Comitato Rodotà, riconoscendo che lo Stato Italiano ha omesso di segnalare al Segretario Generale del Consiglio d’Europa la sospensione di diritti fondamentali, come richiesto dall’art. 15 CEDU.


L’Ufficio del Segretario Generale ha altresì indicato che le conseguenze di tale violazione sono “la piena vigenza della CEDU in territorio Italiano”, che non è quindi in alcun modo sospesa, inoltre che tutti i cittadini italiani possono, dunque, rivolgersi alla Corte Europea di Strasburgo per tutelare i propri diritti violati.

Il Comitato Rodotà parla della violazione del diritto alla libertà personale, di recarsi sul posto di lavoro, di frequentare le scuole di ogni ordine e grado, ma anche del governo, che ha utilizzato procedure come i DPCM con gravi violazioni della Costituzione.

L’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale aggiunge poi che è stato “alimentato e tollerato un clima di terrore mediatico che ha influito profondamente sulle possibilità economiche e sull’equilibrio psicofisico di ogni persona, con grave ‘danno esistenziale‘ che perdura a tutt’oggi”.

Cos’è il Comitato Rodotà

Il Comitato Popolare di Difesa dei Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà” (detto Comitato Rodotà) nasce il 30 novembre 2018, a valle di una giornata di studi ai Lincei di Roma, a 10 anni dai lavori della Commissione Rodotà, su iniziativa di diversi cittadini per difendere e promuovere i beni comuni e pubblici in Italia.

La sua prima iniziativa è il deposito in Cassazione del DDL Rodotà sotto forma di Legge di Iniziativa Popolare, a seguito di una raccolta di firme presentate alla Camera dei Deputati il 5 novembre 2019.

Fanno capo al Comitato Rodotà:



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