Coronavirus fatto in laboratorio. La denuncia della ricercatrice cinese Li-Meng Yan

La dott.ssa dice che il Sars-Cov-2 non può essere considerato un Coronavirus naturale

Virus fatto in laboratorio. La denuncia della ricercatrice cinese Li-Meng Yan

Li-Meng Yan è una ricercatrice e virologa cinese, è stata tra i primi scienziati al mondo ad aver studiato il nuovo Coronavirus (Sars-Cov-2) e sostiene che è stato rilasciato intenzionalmente.

L’abbiamo seguita sia alla trasmissione americana del giornalista Tucker Carlson alla Fox News, che al programma ‘Loose Women.

La dott.ssa, nella sua intervista con il presentatore della Fox News, dice che la comunità scientifica internazionale è a conoscenza del fatto che il nuovo SARS-CoV-2 è stato creato dall’uomo, ma non vuole che si sappia.


La Yan afferma inoltre che il Partito comunista cinese sta provvedendo a sopprimere e a far sparire chi dice la verità, inoltre che proprio per questo motivo lei sarebbe fuggita da Hong Kong e sarebbe approdata negli Stati Uniti in aprile.

Yan stava lavorando presso la Scuola di sanità pubblica di Hong Kong, come ha raccontato anche a Loose Women, poi è diventata informatrice per il governo cinese.

Ma dopo aver affermato di essere a conoscenza della diffusione del coronavirus è dovuta fuggire negli Stati Uniti per la sua sicurezza.

Virus fatto in laboratorio. La denuncia della ricercatrice cinese Li-Meng Yan
Li-Meng Yan a “Loose Women”



Il nuovo Coronavirus è stato definito dunque dalla ricercatrice cinese come un ‘Frankenstein’ a cui sono state aggiunte mani, testa e gambe di altre persone o animali.

La dott.ssa dice che il Sars-Cov-2 è stato creato da esseri umani in un laboratorio cinese a Wuhan, dove il virus è apparso per il prima volta alla fine dell’anno scorso; che il Sars-Cov-2 non può essere considerato un Coronavirus naturale, inoltre che è stato rilasciato intenzionalmente.

La Yan afferma di avere solide prove della manipolazione del virus e che le presenterà nel suo prossimo rapporto.

La donna ha ricordato che esistono due rapporti, uno dei quali racconta alle persone tutte le evidenze scientifiche al riguardo. Ha detto inoltre che hanno lavorato a questi documenti i migliori scienziati del mondo (e sempre in America).

All’interno del rapporto del 14 settembre 2020Caratteristiche insolite del genoma della SARS-CoV-2 che suggeriscono una sofisticata modifica di laboratorio piuttosto che un’evoluzione naturale e la delineazione della sua probabile via sintetica“, gli autori mostrano le caratteristiche biologiche del SARS-CoV-2 e dicono “che non sono coerenti con un virus zoonotico presente in natura”.

Descrivono all’interno del report “le prove genomiche, strutturali, mediche e della letteratura che, se considerate insieme, contraddicono fortemente la teoria dell’origine naturale”.

Scrivono gli scienziati: “L’evidenza mostra che SARS-CoV-2 dovrebbe essere un prodotto di laboratorio creato utilizzando i coronavirus pipistrello ZC45 e/o ZXC21 come modello e/o spina dorsale”.

Mentre all’interno del rapporto del 8 ottobre 2020SARS-CoV-2 è un’arma biologica senza restrizioni: una verità rivelata attraverso la scoperta di una frode scientifica organizzata su larga scala“, gli autori sottolineano che, “mentre SARS-CoV-2 soddisfa i criteri di un’arma biologica specificati dal PLA, il suo impatto è ben oltre ciò che è concepito per una tipica arma biologica”.

“Inoltre, i registri indicano che il rilascio di questo agente patogeno armato avrebbe dovuto essere intenzionale piuttosto che accidentale. Definiamo quindi SARS-CoV-2 come  un’arma biologica senza restrizioni e l’attuale pandemia un risultato di  guerra biologica senza restrizioni”, spiegano i ricercatori che hanno lavorato al rapporto dell’8 ottobre.

Nel frattempo la Commissione sanitaria nazionale cinese, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Università di Hong Kong contestano le affermazioni della Yan.

Andrea Ippolito



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