Come purtroppo già preannunciato, oggi 22 ottobre, la Whirlpool ha confermato al tavolo del Mise la chiusura della fabbrica di Napoli.

La data della resa è ormai alle porte; lo stabilimento sito a Via Argine, infatti, il prossimo 31 ottobre cesserà ogni attività produttiva, abbandonando più di 400 dipendenti al loro destino ed in piena crisi sanitaria.


Un duro colpo anche per i sindacati, che fino all’ultimo hanno sperato in un dietrofront da parte dell’azienda, ma che dichiarano di voler perseverare nella lotta a tutela dei lavoratori.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha condiviso lo stesso stato d’animo: “Chiudere la Whirlpool in questo periodo di recrudescenza della diffusione del contagio, ed in piena esplosione della pandemia sociale ed economica, è un atto che la città di Napoli ed il Paese non possono accettare. Il Governo eviti subito questa sciagura che rappresenterebbe, soprattutto in questo momento, un colpo micidiale per migliaia di persone. Whirlpool non si tocca!”


Altrettanto dure e piene di rabbia le parole di Rocco Palombella, Segretario generale della Uilm, che nel suo intervento all’incontro in videoconferenza ha dichiarato: “Dobbiamo essere in grado di dire a Whirlpool che, siccome s’è verificata una pandemia, ci sono stati 5 mesi di blocchi, non siamo stati in grado di trovare soluzioni alternative”.

Un tentativo di prendere tempo quello che propone Palombella, “non cessare l’attività il 31 ottobre, ma continuare la produzione per altri sei/sette mesi, fin quando non troveremo una soluzione”.

“Noi dobbiamo dire ai lavoratori quello che succede domani, dopodomani, e dopo il 31 ottobre; è questo l’impegno che noi dobbiamo assumere, altrimenti dobbiamo chiedere scusa per non essere stati in grado di aiutare. Dichiarare solidarietà significa che noi, da domani mattina, dobbiamo stare insieme ai lavoratori. Quello stabilimento non va fermato.


Un impegno che sembra concretizzarsi anche con mobilitazioni organizzate e coordinate da organizzazioni sociali e politiche.

Sabato 24 ottobre, dalle ore 16:00, davanti alla sede di Confindustria ci sarà un presidio distanziato ed in sicurezza lanciato da Si Cobas in tutta Italia; una manifestazione di denuncia aperta a tutti quelli che vorranno dimostrarsi solidali alla causa, e che vedrà unite le forze dei disoccupati, dei lavoratori precari e degli studenti di Napoli e provincia.

Elvira La Rocca



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