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Ancora scontri a Napoli. Lanci di oggetti, bottiglie e bombe carta in Piazza dei Martiri

Un pomeriggio di scontri, oggi, ha fatto seguito alla follia della scorsa notte. Manifestati No-coprifuoco contro le forze dell’ordine. Teatro della guerriglia urbana di oggi Piazza dei Martiri, Ancora scontri a Napoli tra manifestanti e forze dell’ordine.


E’ successo in piazza dei Martiri, Via dei Mille e Piazza Amedeo. E proprio in Piazza dei Martiri, uno dei luoghi più belli di Napoli, punto d’incontro per tanti napoletani, a pochi passi dai vicoli della movida, dalla villa comunale e dal lungomare, alle 16 è partita una manifestazione promossa da lavoratori dello spettacolo, ma anche precari e disoccupati. In piazza erano presenti attivisti dei centri sociali e del Si Cobas, Carc e da un gruppetto di “Antifa” tedeschi, con una bandiera.


Cori e lanci di uova con vernice rossa contro il portone di Palazzo Partanna, sede dell’Unione industriali di Napoli e di Confindustria Campania.

La situazione è cominciata a degenerare quando, dopo un secondo lancio di uova la manifestazione andava a concludersi. In quei momenti un nutrito gruppo di dimostranti ha deciso di dirigersi verso Piazza del Plebiscito, partendo in corteo in direzione via Chiaia, lanciando il coro: “Corteo, corteo”.

A quanto stava accadendo si sono opposti Polizia e Carabinieri che, in tenuta antisommossa hanno fatto cordone spegnendo sul nascere la partenza del corteo.



A quel punto è cominciato un serrato lancio di oggetti, bottiglie, pietre e mazze. Poco prima dei disordini, erano stati accesi dei fumogeni ed erano state fatte scoppiare delle bombe carta. I manifestanti intenzionati a passare sono venuti a contatto con gli agenti che con cariche di alleggerimento hanno costretto la folla ad indietreggiare verso via Carlo Poerio.

I manifestanti si sono dispersi nelle strade circostanti Piazza dei Martiri per poi confluire in piazza Amedeo. Poco dopo, i manifestanti, raggiunti dai blindati delle forze dell’ordine, si dirigevano verso il lungomare. Erano circa le 18,30 quando la folla si è definitivamente sciolta.



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