Crisi coronavirus, disagio sociale, scontri a Napoli contro il coprifuoco, scuola e Dpcm, questi i punti affrontati da Vincenzo De Luca nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” su Rai tre, condotta da Fabio Fazio.
Per il governatore della Campania i protagonisti della notte di scontri che c’è stata a Napoli due giorni fa, “c’entrano poco con il disagio sociale“. A dimostrazione di quanto affermato il presidente De Luca ha aggiunto che gli scontri erano attesi. “Sapevamo che sarebbero partiti gli scontri da una settimana. La loro parola d’ordine era: Scassamme tutte cose!”
“Il 90% dei cittadini di Napoli ha dato una prova straordinaria di autodisciplina e responsabilità nei mesi scorsi. C’è un malessere sociale profondo che merita rispetto ma che merita soprattutto risposte socio economiche”. De Luca si è poi detto convinto che “il mondo della scuola, piaccia o meno, è uno dei vettori più grandi di contagio nelle famiglie“.
Sulla guerriglia dell’altra sera, il governatore ha una sua idea: ”I protagonisti sono tre: pezzi di Camorra, pezzi di Antagonisti pezzi di Neofascisti e potremmo aggiungere anche pezzi di… qualcos’altro, ma ci fermiamo qui”.
Poi, sarcastico si è rivolto a Fazio dicendo: “Ha visto che alla fine c’è stata un po’ di festa, petardi… proprio una ‘bella’ manifestazione. La cosa positiva è che abbiamo avuto due arresti di due spacciatori. Spero sia l’inizio di una svolta radicale in termini di controllo del territorio, ha affermato ancora De Luca”.