De Luca Che Tempo che fa

Crisi coronavirus, disagio sociale, scontri a Napoli contro il coprifuoco, scuola e Dpcm, questi i punti affrontati da Vincenzo De Luca nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” su Rai tre, condotta da Fabio Fazio.

Per il governatore della Campania i protagonisti della notte di scontri che c’è stata a Napoli due giorni fa, “c’entrano poco con il disagio sociale“. A dimostrazione di quanto affermato il presidente De Luca ha aggiunto che gli scontri erano attesi. “Sapevamo che sarebbero partiti gli scontri da una settimana. La loro parola d’ordine era: Scassamme tutte cose!”


“Il 90% dei cittadini di Napoli ha dato una prova straordinaria di autodisciplina e responsabilità nei mesi scorsi. C’è un malessere sociale profondo che merita rispetto ma che merita soprattutto risposte socio economiche”. De Luca si è poi detto convinto che “il mondo della scuola, piaccia o meno, è uno dei vettori più grandi di contagio nelle famiglie“.

“Sulla scuola continuiamo a balbettare. Secondo i dati epidemiologici che abbiamo noi, con un raffronto tra le due settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico e le due successive, nelle due settimane successive il contagio è aumentato sulla popolazione complessiva di tre volte ed è aumentato sulla fascia di età da 0 a 18 anni di nove volte. Con un dato preoccupante:  la fascia di età 0-5 anni e quella 15-18 anni, hanno la stessa identica percentuale di contagi”.




Sulla guerriglia dell’altra sera, il governatore ha una sua idea: ”I protagonisti sono tre: pezzi di Camorra, pezzi di Antagonisti pezzi di Neofascisti e potremmo aggiungere anche pezzi di… qualcos’altro, ma ci fermiamo qui”.

Poi, sarcastico si è rivolto a Fazio dicendo: “Ha visto che alla fine c’è stata un po’ di festa, petardi… proprio una ‘bella’ manifestazione. La cosa positiva è che abbiamo avuto due arresti di due spacciatori. Spero sia l’inizio di una svolta radicale in termini di controllo del territorio, ha affermato ancora De Luca”.


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