Lockdown a Napoli ? ”Eviterei di fare annunci a mezzo agenzie perché altrimenti creiamo solo allarmismo, preoccupazione e non facciamo nulla di buono” la replica secca di De Magistris  a Walter Ricciardi.

«A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no». Questa la convinzione Walter Ricciardi , Ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute che ha ribadito la necessità di una chiusura mirata delle zone maggiormente colpite dal virus.


I numeri dei contagiati in Campania sono preoccupanti già da tempo e da settimane si cerca di correre ai ripari per arginare un’emergenza che sembra essere fuori controllo. Minacce, ipotesi e ripensamenti vari, si sono susseguiti culminando nelle ultime Ordinanze e Dpcm che hanno messo in campo tutta una serie di divieti, chiusure mirate anticipate e l’istituzione di zone rosse che stanno destabilizzando ed inasprendo gli animi dei cittadini.

Tuttavia, secondo Ricciardi, “ci sono delle aree del Paese dove la trasmissione è esponenziale e le ultime restrizioni adottate, che possono essere efficaci nel resto del territorio, in quelle zone non bastano a fermare il contagio”.


Secca la replica del sindaco di Napoli che non nasconde la sua preoccupazione, soprattutto dopo gli eventi degli ultimi giorni a Napoli. “Le parole sono piombo – ha dichiarato – Se queste sono le condizioni, se le strutture tecniche come il Cts, l’Istituto superiore di Sanità, la Protezione civile, il Governo, la Regione hanno degli elementi per fare una comunicazione ufficiale la facessero innanzitutto nei luoghi istituzionali e poi lo comunichiamo a mezzo stampa come è doveroso per ragioni di trasparenza. E’ inutile far fare una dichiarazione a un esperto anche se fosse il più autorevole”. Ed ha aggiunto: “Eviterei di fare annunci a mezzo agenzie perché altrimenti creiamo solo allarmismo, preoccupazione e non facciamo nulla di buono”.

Mimmo Lucci



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