Arriva la prima sconfitta sul campo per il Napoli in campionato. Gli azzurri rimediano uno 0-2 contro un Sassuolo decimato dagli infortuni e scende al quinto posto in classifica. La partita la decidono Locatelli su rigore (fallo ingenuo di Di Lorenzo) e Maxime Lopez nel recupero.
Il Napoli ha subito il possesso palla della squadra di De Zerbi (44% a 56%) e non ha giocato sicuramente una bella partita. Però le occasioni maggiori sono state create proprio dai partenopei, soprattutto con Osimhen e Mertens. Incredibile l’errore del belga nel secondo tempo sullo 0-1 che divora il pareggio a pochi passi dallo specchio della porta.
Sottotono la gara di tutto il reparto offensivo azzurro, con l’unica eccezione positiva di Politano. L’ala ex Inter ha disputato una buona partita, sacrificandosi in copertura, saltando l’uomo palla al piede e mettendo in area diversi cross non sfruttati dai compagni. Male Mertens, Lozano e Osimhen. Il belga è sembrato spento e con poca inventiva, lontano parente dell’uomo che ha fatto innamorare i tifosi; il messicano ha corso molto, ma per la maggior parte a vuoto; la punta nigeriana ha il solo merito di essere stato uno dei pochi ad averci creduto sino alla fine, ma non ha accompagnato alla tenacia e all’energia una prestazione degna di nota.
Chi invece svetta nonostante la sconfitta è Koulibaly. Il capitano odierno ha replicato l’ottima prova messa in campo giovedì in Europa League e sta dimostrando di essere tornato ai livelli eccelsi che gli competono, dopo la disastrosa stagione scorsa. Il Napoli deve ripartire dalla grinta e dalla leadership tecnica e carismatica del difensore senegalese. L’imperativo è ritrovare subito la retta via e non gettare alle ortiche l’ottimo lavoro fatto fino a prima della gara di stasera.
Ciò che è evidente è che Gattuso ha bisogno come il pane di un calciatore che risponde al nome di Lorenzo Insigne. Senza il numero 24 le idee davanti scarseggiano e si fa fatica a creare numerose trame di gioco realmente pericolose. La speranza è un recupero veloce del capitano.
Salvatore Emmanuele Palumbo