Torna nuovamente alla carica il Governatore della Campania Vincenzo De Luca con delle proposte sottoposte all’attenzione del governo e dei colleghi governatori.

Già nella giornata di ieri si era detto contrario a quanto ipotizzato, ossia alla differenziazione di misure in base alle situazioni, con la possibilità di chiusure mirate e localizzate.

“Servono misure nazionali per dare segno di unità dei livelli istituzionali – avrebbe sostenuto il governatore campano nel corso della videoconferenza tenutasi nella mattinata di ieri tra ministri degli Affari regionali Francesco Boccia e della salute Roberto Speranza, i governatori e rappresentanti di comuni e province per discutere delle nuove restrizioni da adottare su indicazione del CTS.


“La logica dei singoli territori non ha senso perché l’epidemia è diffusa, serve muoversi in maniera unitaria”, avrebbe chiesto il Presidente della Regione Campania al Governo e ai colleghi governatori, sottolineando la necessità di dare delle direttive comuni e valide su tutto il territorio italiano.

“Per il livello di gravità a cui è arrivato oggi il contagio, le uniche misure non solo serie, ma efficaci, sono misure di carattere nazionale” – aveva dichiarato già qualche giorno fa dalla sua pagina facebook.

De Luca è tornato alla carica, anche oggi, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, ribadendo – come riportato da una nota dell’Unità di Crisi Regionale – la necessità di “Misure di prevenzione e contenimento del contagio semplici e di carattere nazionale” finalizzate , tra l’altro, a reprimere gli assembramenti e ridurre la mobilità, “cosa che continua a verificarsi nelle città, nelle piazze e sui lungomari. Si tratta di una tendenza assolutamente incompatibile con il contrasto all’espansione del contagio”.



Altra richiesta avanzata consiste nell’esigenza di stilare un “piano straordinario di controllo da parte delle forze dell’ordine per il rispetto delle ordinanze, che rischiano di diventare perfettamente inutili senza tale piano”.

Fondamentale per il governatore campano anche “l’estensione dei congedi parentali  a favore dei genitori con figli di età compresa tra 0 e 6 anni, portandoli al cento per cento dello stipendio e laddove si tratti di lavoratori autonomi la “ concessione di un corrispettivo bonus famiglia”.

Non meno importante per De Luca, garantire ai cittadini la contemporaneità tra le misure di contenimento e  quelle “previste e annunciate a sostegno alle categorie colpite già dalla crisi, che subiranno ulteriori ricadute sul piano economico”.


Queste le richieste avanzate ufficialmente dal Governatore campano come pubblicato sulla sua pagina social e riportato da una nota dell’Unità di Crisi Regionale:

    1. Con uno specifico emendamento acquisito dalla Conferenza, è stata chiesta l’estensione dei congedi parentali, con modifica che porti al cento per cento dello stipendio, a vantaggio dei genitori con figli di età compresa tra zero e 16 anni.
    2. Nel caso di lavoratori autonomi, è stata chiesta la concessione di un corrispettivo bonus famiglia.
    3. Al Governo è stata chiesta l’adozione di misure di prevenzione e contenimento del contagio che siano semplici e di carattere nazionale, tendenti all’obiettivo – cosa più utile e necessaria – di frenare la mobilità e gli assembramenti, cosa che continua a verificarsi nelle città, nelle piazze e sui lungomari. Si tratta di una tendenza assolutamente incompatibile con il contrasto all’espansione del contagio.
    4. Occorre un piano straordinario di controllo da parte delle forze dell’ordine per il rispetto delle ordinanze, che rischiano di diventare perfettamente inutili senza tale piano.
    5. Assoluta contemporaneità delle misure del Governo di contenimento dell’epidemia, con quelle previste e annunciate a sostegno alle categorie colpite già dalla crisi, che subiranno ulteriori ricadute sul piano economico.



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