Un banale diverbio per strada, poi l’aggressione caratterizzata da una violenza inaudita: Simone Frascogna è stato ucciso a coltellate da un suo coetaneo il 3 novembre scorso a Casalnuovo. Oggi, su decreto dell’autorità giudiziaria è stato fermato il presunto omicida e i suoi complici minorenni.

Si tratta di Domenico jr Iossa, residente ad Acerra, che si è costituito insieme a B. C. e T. F., rispettivamente di 16 e 17 anni. Per Iossa sono scattate le accuse di omicidio doloso e tentato omicidio. I giovani sono stati condotti presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale e presso il Centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i Minorenni di Napoli.



Le indagini, svolte da personale del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, in sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, hanno portavano all’identificazione degli autori dei fatti occorsi alle ore 21 e 30 circa del 3 novembre scorso al corso Umberto in Casalnuovo di Napoli.

Le tempestive e compiute indagini svolte nell’immediatezza dei fatti portavano non solo alla identificazione dei responsabili ma anche alle loro rispettive confessioni rese innanzi ai magistrati ed agli investigatori, alla presenza dei difensori.



Nella serata del 3 novembre si è consumato l’omicidio, per accoltellamento, di Simone Frascogna ed il tentato omicidio di Luigi Salomone. I militari intervenuti sul posto a seguito di telefonata al 112 hanno acquisito le riprese di videosorveglianza comunale servente vari tratti di strada di corso Umberto.

Le immagini riprendevano le autovettura Ford Fiesta, a bordo della quale vi erano le due vittime, e la Smart con a bordo i fermati e la successiva dinamica delittuosa sviluppatasi a seguito di un banale diverbio su strada.



Difatti poco dopo lo sciocco diverbio Simone Frascogna ha parcheggiato il veicolo nei pressi dell’abitazione di un amico, che avrebbe dovuto passare la serata con lui e Luigi. L’essersi fermati è bastato ai tre giovani fermati per interpretare il gesto come un invito alla lite.

Infatti Iossa, B. C. e T. F. hanno fermato anche loro il loro veicolo scendendo repentinamente dall’auto ed andavano verso l’autovettura delle vittime, cominciando ad aggredirli quando ancora erano all’interno dell’auto. B. C. verso Luigi e T. F. e Iossa, quest’ultimo armato di coltello, verso Simone. Con l’arma Iossa ha colpito non letalmente Luigi Salomone e poi ha ucciso Simone Frascogna che si apprestava a difendere l’amico.



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