Registrati 4 decessi in 24 ore, due anziani nella serata di ieri e due la notte scorsa. Questo è il bilancio disastroso registrato dal pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Hanno terminato così di battere per sempre i cuori di 4 pazienti in barella, in una lunga e angosciante attesa di ricevere assistenza medica.



Presso l’ospedale persiste la fila di ammalati curati nelle ambulanze e di quelli in attesa di essere visitati dai medici e dagli infermieri in forte stress per l’eccessiva pressione delle richieste di soccorso per Covid-19. ”I due anziani deceduti – spiegano fonti dell’Asl Napoli 3 Sud competente per territorio – erano ricoverati e non esterni al pronto soccorso, provenienti dalla provincia e regolarmente assistiti”. Ma, come tanti altri ammalati, erano ospitati in barella si trovavano in attesa di trovare una camera e un posto letto adeguato alle loro condizioni di malati gravi di coronavirus.

”Ma, ormai – spiegano dall’Asl Napoli 3 Sud – la situazione è questa da giorni, abbiamo ammalati su barelle, sulle sedie, su strapuntini, ovunque si possano tenere in osservazione per somministrare loro cure e non rispedirli a casa”. Risulta impossibile anche risalire all’età e alla provenienza dei deceduti: ”I medici e gli infermieri dovrebbero fermarsi e andare in cerca delle cartelle cliniche, ma nessuno si ferma. Non possono esaudire queste richieste perché non hanno il tempo per farlo, lo sottrarrebbero alle cure di altri ammalati”.



In merito alla vicenda è intervenuto così il sindaco Gaetano Cimmino: ”Sono in contatto con i vertici dell’Asl Na 3 Sud ininterrottamente . Quanto accaduto la notte scorsa e quanto sta accadendo da giorni rappresentano una tragedia dopo l’altra per l’intero comprensorio – ed ha proseguito – Stiamo assistendo a scene di guerra che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili in tutta la Campania. Se ci sono responsabilità a livello regionale o sanitario presto o tardi emergeranno”. Ed ha concluso: “Adesso l’obiettivo deve essere quello di alleggerire prima possibile la pressione sull’ospedale. La curva dei contagi non accenna a fermarsi e continua a salire, gli operatori sono stremati. Questo è l’ennesimo giorno di dolore per il nostro territorio. Rechiamoci in ospedale solo per le emergenze, se si hanno sintomi da Covid-19 non facciamoci prendere dal panico e restiamo in contatto con il nostro medico curante”.



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