“Abbiamo fatto il possibile per far restare Whirlpool a Napoli, oggi dobbiamo fare il possibile… perché quelle persone non perdano il lavoro” ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Obiettivo del ministero non è tanto quello di garantire un supporto economico ai lavoratori della Whirlpool di Napoli rimasti senza lavoro, quanto piuttosto di dar loro l’opportunità di poter tornare a lavorare nello stabilimento campano, anche se “con un altro gruppo e con un altro prodotto”.
Ciò che serve allo stabilimento napoletano è secondo il ministro Patuanelli una figura nuova, un imprenditore seriamente interessato ad investire nell’azienda, pronto a dare una svolta. “Credo che la strada ci sia e le interlocuzioni che abbiamo in questo momento sono fondate e serie”, ha aggiunto Patuanelli.
Nel corso degli anni la Whirlpool ha investito nello stabilimento che attualmente ha tutte le carte in regola per riaprire, puntando su un prodotto diverso che possa essere competitivo sul mercato.
“Gli investimenti fatti su quello stabilimento sono stati tanti negli anni da parte di Whirlpool, le linee sono all’avanguardia. Evidentemente è stato sbagliato il prodotto, ma allora per risolvere il problema non è che si chiude ma si cambia e su questo c’è stata molta disponibilità da parte del governo ad accompagnare questo momento”.
Tuttavia, nonostante il governo abbia offerto alla Whirlpool un pacchetto di aiuti, benefici, incentivi e fondi svariati e nonostante sia intervenuto il presidente del consiglio Conte, in prima persona, nulla “è servito a convincere Whirlpool a tornare sui propri passi” ha concluso Patuanelli.