E’ stato il sesto morto nella giornata di ieri presso l’ospedale Sant’Anna e SS. Maria della neve di Boscotrecase, ma era soprattutto un medico. Sì, Antonio Casillo, 57 anni, era un medico del reparto di Medicina proprio del Covid Hospital di Boscotrecase dove poi è stato ricoverato come paziente Covid e dove si è spento per le conseguenze della patologia.


Il dottor Antonio ha lottato strenuamente per 15 giorni, nel corso dei quali, da buon medico, aveva avvisato i suoi colleghi quando si è reso conto di non potercela fare e di aver bisogno di essere trasferito rianimazione. Nulla da fare, alla fine si è dovuto arrendere al Covid.

Tra gli operatori sanitari del nosocomio boschese, ben 50 sono stati colpiti dal coronavirus, Casillo era stato tra i primi ad infettarsi. Subito ricoverato in Pneumologia, perché fin dal principio aveva problemi respiratori: poi tre giorni in rianimazione ed infine il tragico epilogo. Aveva problemi di ipertensione e sovrappeso, ma nessun altra patologia.


Il dottor Casillo era residente a San Giuseppe Vesuviano. Era sposato ed aveva due figlie.

Aveva cominciato a lavorate a Boscotrecase durante la prima fase della crisi epidemica, ma non gli mancava esperienza, nella Protezione Civile e in Pronto soccorso, aveva lavorato anche al Nord.


Forse inizialmente Casillo non aveva nemmeno dato importanza ai primi sintomi, aveva continuato a lavorare. A Covid conclamato in più occasioni aveva confermato ai colleghi che sarebbe ritornato presto in corsia, il destino è stato più doloroso e beffardo.

Sui social tanti tanta incredulità e tanti commenti: “…era un medico, lavorava al Covid Hospital di Boscotrecase, da alcuni giorni era in rianimazione, intubato e combatteva contro questo mostro di virus.
Un uomo buono e sempre disponibile, un amico, un professionista”.



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