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Fincantieri acquisirà la prestigiosa società Inso e la controllata Sof

Fincantieri, attraverso la sua controllata Fincantieri Infrastructure, rileverà INSO – Sistemi per le Infrastrutture Sociali S.p.A., e la sua controllata SOF, parte del gruppo Condotte, in amministrazione straordinaria dal 2018. L’operazione verrà perfezionata a seguito dell’intervenuta autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico ai commissari straordinari per la cessione dei complessi aziendali della società.

Fincantieri Infrastructure procederà con la costituzione di una NewCo al cui capitale parteciperanno la stessa azienda in misura tendenzialmente pari al 90%, e Sviluppo Imprese Centro Italia SGR S.p.A. (“SICI”), in rappresentanza della Regione Toscana, per la restante quota.



INSO, fondata negli anni ‘60 e parte del gruppo Condotte dal 2012, è specializzata nello sviluppo di progetti di costruzione e fornitura di tecnologie nei settori della sanità, dell’industria e del terziario. Con un’esperienza maturata con realizzazioni in più di 20 paesi nel mondo, INSO attualmente vanta nel proprio portafoglio importanti commesse sia in Italia (la Città della Salute di Sesto San Giovanni, l’ospedale di San Gavino, di Cisanello a Pisa, di Vimercate, e il nuovo carcere di Bolzano) che all’estero (Cile, Francia, Grecia, Qatar, Algeria).

Le aree di attività in cui opera la società sono: la costruzione, come general contractor per la realizzazione di infrastrutture per la sanità ed altri settori; le concessioni e la gestione, in cui opera direttamente o tramite la controllata SOF svolgendo servizi di facility management; la fornitura di strumentazione, come system integrator nella fornitura di apparecchiature e tecnologie medicali.



INSO vanta un carico di lavoro rilevante pari a circa 1 miliardo di euro e negli ultimi anni, in cui ha certamente sofferto della situazione in cui si è venuto a trovare il suo azionista, sia dal punto di vista commerciale che operativo, ha registrato un fatturato medio pari a circa 150 milioni. SOF nel 2019 ha registrato un fatturato di 37,5 milioni con un carico di lavoro pari a circa 400 milioni, di cui circa il 60% legato a contratti di concessione avente durata molto estesa compresa tra i 20 e i 30 anni.

Complessivamente le due società occupano circa 450 lavoratori, una forza occupazionale che sarà mantenuta con il perfezionamento dell’operazione.

Il Presidente della giunta regionale della Toscana Eugenio Giani sottolinea come: “L’intervento coordinato dalla presidenza di Regione Toscana e da Fincantieri nonché il dialogo con i Commissari dell’amministrazione straordinaria, nel rispetto dei ruoli, consente di raggiungere un risultato non scontato salvaguardando un patrimonio industriale, di competenze nella progettazione di opere ed infrastrutture, nonché un portafoglio di commesse tra le quali figurano importanti ospedali da realizzare anche in Toscana. Si tratta di un’operazione non speculativa che, salvando INSO, in realtà crea i presupposti per delle ricadute industriali aggiuntive nel territorio su cui avremo modo di lavorare assieme a Fincantieri. Il coinvolgimento di Sici rappresenta anche una nuova modalità per risolvere crisi aziendali nell’ambito di una visione territoriale più ampia e non solo emergenziale”.



Vittorio Gabbanini, Presidente di SICI, ha commentato: “Siamo orgogliosi che la collaborazione con Regione Toscana abbia consentito il rilancio di un’eccellenza attiva in un comparto strategico e di impatto, anche in questo momento storico: INSO ha realizzato negli ultimi 60 anni oltre 80 strutture ospedaliere e, puntando su innovazione e capacità di esecuzione, è riuscita a mantenere il valore aziendale, nonostante le crisi dei precedenti gruppi di appartenenza. Siamo convinti che l’ingresso di Fincantieri apra importanti prospettive anche in ambito regionale. Con questa operazione, SICI conferma la propria mission di partner finanziario a sostegno delle eccellenze del territorio, a fianco di realtà di assoluto standing come Fincantieri, con l’ottica di creare valore industriale e sociale tramite l’utilizzo degli strumenti di private capital”.

Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “Questa operazione si inquadra nel continuo processo di crescita e di ampliamento delle nostre competenze, e consentirà ad INSO di allargare la sua offerta anche attraverso le esperienze che il nostro Gruppo ha sviluppato nel settore dell’elettronica. Nel contempo, dal punto di vista commerciale, la rete di relazioni che Fincantieri ha stabilito in tutto il mondo agevolerà e consoliderà la presenza di INSO nel mercato, perché la società potrà valersi della capacità di Fincantieri di sostenerne l’attività operativa e lo sviluppo”.



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