«L’Ente Idrico Campano – fa sapere il Presidente Luca Mascolo – è pienamente coinvolto nella battaglia per la riqualificazione ambientale del fiume Sarno ed a fianco dei cittadini, dei Comuni del distretto Sarnese Vesuviano e della Regione Campania».

«I riscontri informativi – continua Mascolo – opportunamente forniti dagli uffici dell’EIC su richiesta della magistratura e delle forze dell’ordine impegnate nel controllo degli scarichi abusivi e nell’analisi delle vicende storiche che hanno determinato le attuali condizioni di degrado, sono stati possibili grazie alla ricognizione delle opere sviluppata nell’ambito della redazione del Piano d’Ambito Regionale, strumento di pianificazione del servizio idrico integrato in Regione Campania, la cui adozione è prevista entro il 2020 dall’Ente Idrico Campano. Grazie a questa attività, la collettività ha oggi una visione completa delle esigenze impiantistiche del territorio, degli scarichi non collettati e delle soluzioni necessarie».



Il protocollo di intesa già stipulato con la Regione Campania e con il gestore dei servizi idrici Gori SpA nel mese di agosto 2020 ha individuato il percorso completo di definizione di 19 interventi sul fiume Sarno per criticità note da decenni e di copertura finanziaria per 80 milioni di euro complessivi, assegnando ruoli e responsabilità ai diversi stakeholder territoriali che non potranno più essere disattesi. L’acquisizione di ulteriori 30 milioni di euro finanziati dal Ministero per l’Ambiente per le reti fognarie di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Scafati consente di completare il quadro delle necessità e far sperare in un fiume restituito alle sue condizioni naturali. Ora è necessario che le ingenti risorse destinate vengano utilizzate con efficienza e rapidità come avvenuto per quanto già seguito, nel suo breve periodo di vita, dall’EIC.



«Il 2020 – chiude il Presidente Mascolo – ha visto realizzarsi il collettamento, in misura diversa, delle reti fognarie di Pompei, Terzigno, Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano, San Valentino Torio e Sarno e la riqualificazione di collettori che ricevono gli effluenti delle reti fognarie comunali per addurle alla depurazione, con l’eliminazione di scarichi in ambiente per oltre 100.000 abitanti e la riqualificazione delle vasche Pianillo e Fornillo che potranno così essere riportate alla loro originaria funzione di gestione delle acque meteoriche, essenziale per evitare allagamenti ed esondazioni. Sappiamo che la strada è ancora lunga, ma non ci manca la determinazione per andare avanti e raggiungere un obiettivo fondamentale per l’ambiente e la nostra Regione».



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