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“Brigata Henry Reeve”: i medici cubani candidati al Premio Nobel per la Pace

Nonostante siano passati dei mesi, commuovono ancora le immagini del team medico cubano in arrivo all’aeroporto di Torino Caselle; gli operatori sanitari della Brigata Henry Reeve infatti, lo scorso aprile, risposero alla richiesta d’aiuto lanciata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al Ministero della Salute di Cuba.

Un gesto di solidarietà che fece la differenza in uno dei periodi più critici che il nostro paese si ritrovò ad affrontare durante la battaglia contro il coronavirus, una lotta che mise in ginocchio le strutture e le risorse sanitarie lombarde e piemontesi.


Un impegno umanitario che l’Unione Sindacale di Base (USB) vuole riconoscere, sostenendo la campagna a favore della candidatura al Premio Nobel per la Pace 2021 alla Brigata Medica Internazionale Henry Reeve.

Uno dei primi passi messi in atto a promuovere l’iniziativa, è stata una diretta Facebook sulla pagina ufficiale USB, che ha visto anche l’intervento di George Mavrikos, Segretario Generale della Federazione Sindacale Mondiale.

“Cari colleghi di USB, mandiamo i nostri saluti militanti dall’ufficio centrale della Federazione Sindacale Mondiale” esordisce così il segretario tramite un video registrato e trasmesso durante la diretta “Ci congratuliamo per la vostra iniziativa di supporto alla nomina per il Premio Nobel per la Pace a Cuba, per il suo aiuto internazionalista dato al mondo negli anni”.


“In occasione della pandemia di Covid 19, Cuba ha dato ancora una volta lezioni di umanità, di solidarietà e internazionalismo – continua Mavrikos – ha aiutato molti paesi e uno di questi è l’Italia.  “La Federazione Sindacale Mondiale è attiva nel sostenere la campagna perché il premio sia vinto da Cuba, una campagna che vale la pena d’essere fatta in quanto pressione e battaglia onesta, è un’opportunità di sensibilizzazione internazionale, un esempio di rispetto e riconoscimento agli eroici infermieri, dottori e personale medico cubano”.

Un riconoscimento che USB s’impegna a promuovere tramite anche le riflessioni di Cinzia della Porta (internazionale USB) che ha presentato la diretta di ieri sulla pagina del sindacato.


“La solidarietà internazionalista ha portato in Italia una brigata di medici, infermieri e tecnici a sostenere la disastrata sanità lombarda e piemontese. La brigata medica cubana Henry Reeve è già nota per il suo impegno contro altri flagelli, come in Africa durante l’ebola e grazie all’aiuto apportato durante le catastrofi naturali e ambientali che hanno colpito tanti popoli, dal Pakistan all’America latina, ma anche in Nord America con l’Uragano Katrina”.

Una riconoscenza che l’Italia potrebbe manifestare nei confronti di un’équipe che ha sicuramente apportato un aiuto concreto alla crisi sanitaria della scorsa primavera, e che meriterebbe d’essere ripagata con la stessa solidarietà, prendendo parte alle prossime iniziative lanciate dal sindacato USB tramite le loro reti social.

Elvira La Rocca



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