A 3 giorni dalla giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e la violenza di genere – istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – il Comando Provinciale Carabinieri di Napoli traccia un bilancio dell’attività di contrasto ad un fenomeno particolarmente sentito e combattuto dall’Arma. 11 arresti, 3 denunce a piede libero, 2 divieti di avvicinamento notificati e 7 denunce raccolte. Questo il triste resoconto dal 1° novembre ad oggi. Sempre sensibili e in prima linea nel contrasto a reati di questo genere i militari dell’Arma partenopea sono sempre più vicini alle vittime e, coordinati dalle rispettive procure, sempre più incisivi.

Per ben 6 volte i carabinieri – grazie all’ottimo lavoro del 112 – hanno salvato vittime di violenze in cerca di aiuto, arrivando in tempi rapidissimi sul posto. Tra questi il caso di una donna di portici. E’ lì che carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un 68enne del posto. Aveva intenzione di picchiare la moglie, ha tentato di colpirla con un pugno in pieno viso ma i militari – attivati dal 112 – lo hanno bloccato e arrestato prima che potesse farle del male. Oppure quando qualche giorno fa a Roccarainola i carabinieri della locale stazione e quelli di Cicciano hanno arrestato per rapina e maltrattamenti un 35enne del posto, già noto alle forze dell’ordine.



Ha intercettato la moglie in strada mentre era in auto. Le ha intralciato e poi bloccato la marcia. La donna ha avuto giusto il tempo di allertare i carabinieri e poi è stata colpita da un pugno al volto, Il marito le ha poi sottratto il cellulare e ha tentato di fuggire in auto. La donna ha provato a fermarlo lanciandosi nell’abitacolo ma non ha ottenuto risultati. Guidati dalle grida della donna, i militari – arrivati sul posto in pochi minuti – hanno individuato e bloccato il 35enne che, in manette, è stato tradotto al carcere di Poggioreale in attesa di giudizio.

Il cellulare è stato restituito mentre la vittima non ha ritenuto opportuno farsi refertare in pronto soccorso. Secondo quanto ricostruito, la donna sarebbe stata vittima di violenze per quasi 3 anni, già dal 2017, ma solo una parte di queste sarebbe stata denunciata e refertata. E ancora a Varcaturo, frazione di Giugliano in Campania, dove un 26enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e evasione. Il giovane, già ai domiciliari per aver vessato il padre, è stato sorpreso a passeggiare in via Domiziana, a pochi passi dalla casa paterna.



In pochi giorni, invece, tra Portici e Ercolano i carabinieri della compagnia di torre del greco hanno fatto luce su 2 vicende controverse. Nella prima una 30enne si è resa protagonista di violenze ai danni dei genitori: pretendeva denaro per acquistare droga e ogni rifiuto si trasformava in percosse, minacce e insulti. Una situazione che padre invalido e madre subivano da tempo e che si è risolta con l’arresto della 30enne dopo l’ennesimo accesso di violenza. A Ercolano i carabinieri della locale tenenza hanno arrestato un 45enne del posto. L’uomo, come molte altre volte in passato, aveva minacciato la 70enne madre convivente per ottenere denaro. Ha impugnato un bastone e rotto il vetro della porta di ingresso. I frammenti hanno ferito l’anziana che è stata soccorsa dai carabinieri. In manette è invece finito il figlio.

Nella città di Napoli, nel quartiere Chiaiano, i Carabinieri del Nucleo radiomobile e quelli della stazione di Napoli Marianella hanno arrestato un 49enne del posto già noto alle forze dell’ordine. L’uomo – in stato di alterazione psicofisica dovuta probabilmente all’assunzione di droga o alcool – si è scagliato contro la madre 85enne. Le ha sottratto del denaro e ha minacciato di picchiarla. La donna – esasperata – è riuscita a contattare il 112 permettendo ai carabinieri di entrare in casa e bloccare il 49enne dopo un vano tentativo di fuga. Anche in questo caso, numerose le violenze subite nel tempo, mai denunciate.



Ancora, in questo mese i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno eseguito – coordinati dalle procure di Napoli, Torre Annunziata, Napoli Nord e Nola – ben 7 misure cautelari nei confronti di altrettanti “violenti”. I provvedimenti sono stati il frutto delle denunce presentate dalle vittime presso i comandi stazione e delle successive indagini effettuate dai militari. Tra queste anche 2 divieti di avvicinamento alla persona offesa, un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria che, se violato, può condurre a misure più restrittive.

Altro dato importante, la fiducia nell’arma da parte del cittadino e delle donne maltrattate.
7 le donne che vivono situazioni di degrado familiare e che hanno chiesto aiuto. I militari – in collaborazione con le rispettive procure e con i centri anti-violenza presenti sul territorio – hanno attivato per loro un percorso di tutela e assistenza. E a Napoli, a sostegno delle vittime di violenza anche il “mobile angel”, un braccialetto intelligente che consente a chi è in difficoltà di allertare in tempo reale i carabinieri.



“Il comando provinciale carabinieri di Napoli è da sempre in prima linea per la tutela delle fasce deboli. E’ per questo che il mio instancabile invito è quello di rivolgersi a noi, di affidarsi ai Carabinieri delle numerose Stazioni e tenenze distribuite su tutto il territorio della provincia di Napoli.” Queste le parole del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, Generale di Brigata Canio Giuseppe La Gala. “Le vittime si sentono spesso sole, isolate, schiacciate dal peso di una sofferenza mai espressa. Il Nostro obbiettivo è invertire questa tendenza, accompagnando – con la coordinazione dell’Autorità Giudiziaria e la collaborazione dei Centri antiviolenza – le vittime in un percorso “guidato” di tutela.”



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