Serata amara per il Napoli in quel di Fuorigrotta. Gli azzurri soccombono 3-1 contro il Milan e si trovano di fronte a una discesa in classifica. Con questo risultato infatti non viene meno soltanto l’aggancio ai rossoneri, ma il Napoli si ritrova al sesto posto, superato da Roma, Juventus e Inter.

La squadra di Gattuso non scende in campo con il giusto piglio e i primi venti minuti sono appannaggio del Milan, che trovano l’1-0 con Ibrahimovic. Il colpo subito rianima Insigne e compagni, che sfiorano più volta il pareggio (incredibile l’errore di Di Lorenzo che colpisce la traversa da due passi) ma non lo trovano. Nel secondo tempo azzurri che dovrebbero dare la scossa al match, ma che invece rientrano con la stessa scarsa convinzione di inizio gara e Ibrahimovic raddoppia. Mertens poi illude con la rete che dimezza lo svantaggio, ma in pieno recupero il neo entrato Hauge chiude definitivamente i conti.


Quella di stasera era una partita importante per il Napoli, che si trovava di fronte la capolista e che doveva dimostrare di potersela giocare con squadre in forma. E la prova è stata fallita. Non possiamo certo dire che il Milan abbia fatto sfaceli, ma ha condotto in porto la gara che voleva, con ordine, meticolosità e con il servizio alla loro punta di diamante, che ha infatti segnato una doppietta. Il Napoli invece è parso disorganizzato, molto indeciso sul cosa fare con il pallone. Emblematiche le partenze palla al piede da Meret, con il portiere e i difensori centrali che non riuscivano mai a superare agevolmente la prima pressione degli avanti milanisti.

Un altro punto focale della partita è stata sicuramente la mancata chiusura sulla fascia di Theo Hernandez. Il terzino rossonero è parso inarrestabile, sia palla al piede che in accelerazione per farsi trovare libero sulla sinistra. Lozano, che sarebbe dovuto essere il primo a tamponare il francese, si è fatto sempre superare e ha dato poco aiuto a Di Lorenzo, che almeno ha tentato di limitare i danni.


Lozano si è reso protagonista di un match negativo anche sul fronte offensivo, con pochi spunti e quasi tutti andati a vuoto. Stesso si può dire di Mertens: non inganni che la rete partenopea sia stata siglata dal belga, perché in realtà il numero 14 non ha vissuto la sua migliore serata, nel ruolo di prima punta che tante fortune gli ha dato negli ultimi anni.

Da censurare la prova di Fabian Ruiz. Lo spagnolo è apparso macchinoso nel proporre il gioco e lento nell’interdizione. Ormai è chiaro che Fabian non sia adatto al ruolo di regista: sono troppi i suoi tocchi di palla prima di servire i compagni, perdendo secondi preziosi e permettendo agli avversari di recuperare la posizione, e sembra quasi incapace anche solo di tentare il recupero palla. Gattuso deve intervenire su questa mancanza in mediana, trovando a Fabian la giusta posizione in campo.


Buona invece, fino all’errore che è costato il secondo giallo, la prestazione di Bakayoko in mezzo al campo. Il centrocampista non lasciava respirare i pari ruolo avversari e ha avuto una visione di gioco anche maggiore rispetto a colui che era deputato alla regia, cioè Fabian Ruiz. La sua espulsione nel miglior momento della squadra, subito dopo il gol del 2-1, ha definitivamente spezzato ogni vere e concreta velleità di rimonta. C’è da dire che ci sono molti dubbi sul primo giallo, nel primo tempo. Bakayoko è diventato a questo punto di vitale importanza e dovrà essere bravo Gattuso a sopperire alla sua assenza nel prossimo turno di campionato contro una Roma molto in palla.

La palma di migliore in campo in una partita di squadra comunque negativa va a Politano. L’ex di Inter e Sassuolo si conferma, anche dopo la pausa Nazionali, il più in forma della rosa del Napoli. Quando Politano è palla al piede sembra sempre che possa succedere qualcosa di buono per l’attacco, sia per l’ottima progressione con il pallone che per i tentativi di conclusione da fuori area.

Ora gli azzurri torneranno a pensare all’Europa League, con il Rijeka che giovedì sarà al San Paolo per la quarta giornata della fase a gironi. Poi, come detto prima, domenica sarà la volta dello scontro di campionato con la Roma.

Salvatore Emmanuele Palumbo



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