Si è tenuta stamattina all’interno del bosco della Reggia di Portici una cerimonia per ricordare in modo tangibile il sacrificio di, docente universitaria presso il Dipartimento di Agraria della Federico II, assassinata dal proprio compagno lo scorso 27 luglio.

La piantumazione di un albero di Jacaranda e un panchina rossa a lei dedicata sono stati i due momenti salienti della cerimonia voluta per sottolineare quanto sia determinante non dimenticare mai tragedie simili affinché non si ripetano.

“Dobbiamo fare in modo che il sacrificio di Adalgisa non sia stato vano – ha dichiarato  il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi intervenuto attraverso un collegamento da remoto – e il modo migliore per ricordarla è attraverso azioni concrete, affinché i nostri giovani studenti siano capaci di superare questi stereotipi sviluppando una cultura dell’inclusione. Questo richiede uno sforzo ulteriore e da parte del ministero ci sarà un impegno nel sostenere progetti, a livello nazionale, che vadano in questo senso per fare in modo che queste iniziative non siano episodiche, ma abbiano una continuità”.


Un impegno che si rinnova ogni anno, in occasione della giornata contro il femminicidio che ricade il 25 novembre con una serie di iniziative finalizzate a scuotere convinzioni culturali di una società di tipo ancora patriarcale, dove la donna è concepita come subalterna e sottomessa.

Richiama ad una maggiore consapevolezza e a interventi mirati da realizzarsi proprio in ambito accademico la senatrice Valeria Valente, intervenuta alla cerimonia. Secondo la quale è necessario modificare in primis atteggiamenti e condizionamenti culturali.

“Inasprire una pena, per un politico è più semplice – ha affermato la senatrice – Pensare di inserire in tutti i corsi di studio il rispetto alla cultura della differenza, il rispetto dell’altro e del diritto di vivere la vita secondo le proprie scelte è un percorso più profondo, più lungo, richiede un impegno maggiore, ma è la strada maestra”.

La Valente ha poi piantato l’albero di Jacaranda, alla presenza della consigliera del Comune di Portici, Florinda Verde e di un caro amico della vittima, Francesco Villani, Direttore facente funzione del dipartimento, visibilmente addolorato.


Alla presenza della sorella Antonietta e della nipote Marilisa, chiuse nel loro profondo dolore, di alcuni colleghi ed un gruppo di studenti della professoressa che ne hanno ricordato l’allegria, la voglia di vivere e il garbo gentile, la vicepresidente vicaria del Consiglio Regionale, Loredana Raia, ha poi scoperto la panchina rossa dedicata ad Adalgisa.

“È una giornata triste – ha dichiarato il Rettore della Federico II, Matteo Lorito – tocca tutta la nostra comunità accademica e arriva in un momento in cui l’università di Napoli sta dedicando tanta attenzione agli equilibri di genere”.  Ogni anno, infatti, in occasione del 25 novembre il comitato di Garanzia dell’ateneo organizza il corso di informazione e formazione sulla violenza di genere per indurre le nuove generazioni a riflettere su questa problematica, superando i condizionamenti delle convinzioni culturali.

“Oggi è importante mandare un messaggio: attenzione a quello che accade nelle case, cerchiamo di educare al rispetto degli altri – ha aggiunto ancora il Rettore – Il femminicidio è una patologia della nostra società e tutte le istituzioni come anche la Federico II devono lavorare per un cambiamento culturale”.



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