Il Centro Antiviolenza “Eirene” dell’Ambito Sociale N30, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha scelto di dar voce a tutte coloro che grazie alla tutela e al sostegno ricevuto, hanno avuto il coraggio di spezzare la catena della violenza e tornare ad essere libere.

Il video a cura dell’Amministrazione Comunale, dal titolo “Il lockdown non ferma la scelta di essere libere”, mira a sensibilizzare sul tema e a fornire stimoli ed incoraggiamento per le donne in difficoltà.

«I dati sulla violenza sulle donne registrati durante il periodo di lockdown sono piuttosto preoccupanti – spiegano i presidenti delle Commissioni Consiliari Politiche Sociali e Pari Opportunità Mariagrazia Sannino e Giovannina Cirillo -. Purtroppo la chiusura forzata tra le mura domestiche ha agevolato in molti casi atteggiamenti di sopraffazione, abusi e violenza, sia fisica che psicologica. Da ciò nasce la necessità di lanciare un messaggio in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ma valido tutti i giorni dell’anno, rivolto a tutte quelle donne che credono che non esista via d’uscita. Grazie al lavoro incessante del centro antiviolenza del nostro Ambito Territoriale, le donne potranno finalmente scegliere di ribellarsi alle violenze subite anche in periodi di isolamento e lockdown.


Ricordiamo alle donne che avessero bisogno di assistenza – concludono Sannino e Cirillo – che sono attivi 24 ore su 24 il numero verde 800.89.45.93 e il numero whatsapp dedicato 329.93.12.297».

«Il Centro Antiviolenza “Eirene”  è nato nel 2018 con l’obiettivo di offrire alle donne vittime di violenza un sostegno specifico ed informazioni adeguate affinché potessero migliorare la loro condizione – spiega il sindaco Vincenzo Ascione -. Uno spazio di relazione e condivisione in cui le donne possono trovare ascolto e sostegno senza distinzione di nazionalità, religione, cultura e professione.


L’Amministrazione Comunale ha continuato ad investire sul centro “Eirene” con fondi dedicati, affinché le attività potessero proseguire sino ad oggi, e le testimonianze di queste donne che hanno avuto il coraggio di denunciare, di raccontare la loro esperienza e l’assistenza ricevuta, deve essere da incentivo per sostenere ognuno per propria parte i centri antiviolenza territoriali e i loro progetti».



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