Aveva lasciato la tranquillità e la sicurezza della sua casa e della pensione meritata dopo tanti anni di duro lavoro, per prestare aiuto a chi ne aveva bisogno, l’infermiere Alfonso Durante. Il 74enne pensionato non era rimasto indifferente al grido d’aiuto e aveva ripreso servizio sulle ambulanze del 118 della Misericordia di Grumo Nevano per contribuire con le sue forze e la sua professionalità alla lotta contro il Coronavirus. Purtroppo il virus non ha fatto eccezione, non ha risparmiato chi ha messo al servizio degli altri la propria vita, ancora una volta, per un profondo senso del dovere e l’amore incondizionato per l’essere umano.

Un altro eroe della guerra al Covid che meriterebbe, secondo il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, la medaglia al valor civile.

Contagiato durante l’attività di soccorso del 118, l’infermiere era stato trasportato al Cotugno per poter ricevere le cure necessarie. Purtroppo dopo pochissimo spostato in terapia intensiva e intubato. La notizia della sua scomparsa, giunta ieri, ha lasciato tutti profondamente addolorati.


“Alfonso non c’è più! Il covid lo ha portato via. Si stava godendo la pensione, ma l’urlo delle persone in difficoltà durante la pandemia l’ha spinto ad indossare nuovamente la divisa dell’emergenza, questa scelta l’ha pagata cara!” Così si legge nel post pubblicato sulla pagina di Nessuno tocchi Ippocrate, che continua: “Alfonso è un eroe di questa pandemia con la sua missione portata al termine fino al suo ultimo respiro!”

«L’importante è che la gente capisca che ci finisci nell’incubo” ha detto Lidia Grizzuti, moglie di Alfonso. “Lo chiamano eroe – ha aggiunto – ma mio marito non avrebbe voluto, perché diceva “…uno fa il suo dovere”, e lui faceva il suo dovere, aveva passione per il suo lavoro».


«Mio padre era il perfetto esempio di come un infermiere dovrebbe essere» ha continuato il figlio Davide, anch’egli infermiere. «La sua era una vocazione, non ha mai pensato alla carriera, non ha mai pensato di fare qualsiasi cosa che lo avrebbe portato più lontano dal malato. Ha sempre detto che lui non lavorava per l’ospedale, ma lavorava per l’ammalato». Ha concluso Davide Durante.

La scomparsa di Alfonso ha particolarmente colpito la redazione de il Gazzettino vesuviano. Il cordoglio e la vicinanza di tutta la redazione e della direzione vanno alla famiglia di Alfonso e a quanti gli hanno voluto bene ed in particolare alla signora Lidia, cugina del nostro direttore.

Bianca Di Massa



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteAncora un medico di famiglia stroncato dal Covid a Napoli
SuccessivoBoscotrecase registra il quarto decesso Covid. Altri 5 cittadini positivi
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.