L’opera di Street Art allo Stadio San Paolo dedicata al Pibe de oro.
É stato realizzato il giorno stesso della scomparsa di Maradona, proprio mentre il San Paolo era in tumulto per la perdita del suo Campione, il tributo artistico di Nello Petrucci “La mano de Dios”: un’opera di street art di circa 4 metri in halftone e carta.
Mentre i tifosi del Napoli trasformavano lo stadio in un “santuario”, tra cori, candele, fiori, sciarpe, poster e fumogeni rossi, Petrucci installava il suo omaggio al Maradona uomo ed il suo mito. L’artista pompeiano ritrae il Pibe de oro in sospensione , in uno stato di “elevazione” che ricorda i mondiali dell’86 e quel goal segnato con “ la mano di Dio”.
Una simbolica ascensione che avviene in quello che è il suo tempio, lo Stadio San Paolo, ed in particolare nel piazzale antistante la Curva B, poco distante da un enorme striscione biancazzurro con il volto di Maradona e la scritta «The King».
“ Un personaggio che trascende il calcio, che è sempre stato “oltre”, dentro e fuori dal campo” commenta Petrucci. La nuova creazione di Street art, realizzata a “caldo” e dedicata a quel genio e sregolatezza del calcio internazionale, lascia il segno e accompagna metaforicamente Diego Maradona, alla stregua di un Dio pagano, nell’ultimo viaggio verso l’aldilà.
1981. Vive e lavora tra Pompei e New York. Ha studiato cinematografia a Roma, alla N.U.C.T., è laureato all’Accademia di Belle Arti Napoli in Scenografia. Ha lavorato con registi come: Martin Scorsese, Ari Taub, Manetti Bros, Antonio Capuano, ecc.
Artista e film maker, ha realizzato vari progetti indipendenti, da cortometraggi a videoarte ricevendo numerosi premi. Primo artista italiano a esporre al Word Trade Center di New York con l’opera permanente “The essence of Lightness” insieme agli street artist mondiali come Rob English, WhlsBe, Rubin 415,Lauren YS, Layercake, Chris RWK, nel progetto del magnate Larry Silversteine “The masterpiece in the sky”. Ha sviluppato nel tempo diversi filoni di ricerca, principalmente in cinematografia: particolarmente evidente la sua ammirazione per le locandine, che considera una vera e propria linfa d’ispirazione: “strappare dalla strada, conservare la memoria storica di un periodo e rimescolare, comporre in un universo cinetico dove nel pieno caos tutto prende forma, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. La sua opera “Sweet home” è considerata tra i nove lavori più importanti al mondo nel periodo della pandemia. Artista sensibile alle tematiche sociali, ha messo a punto significativi lavori sull’ omofobia e il razzismo. Attivista ambientalista, famosa la sua installazione “Plastic River”, una balena colma di rifiuti esposta nelle piazze italiane per denunciare l’utilizzo smodato della plastica che minaccia il mondo. Lo scorso ottobre ha inaugurato “Margine” , imponente installazione site-specific per Torre Fossa Lo Papa, che comunica visivamente col paesaggio mediterraneo di Punta Campanella.